Non solo Trentodoc, Maso Martis presenta il suo Muller Thurgau

Da uve coltivate a 800 mt, segna il debutto della nuova generazione

Milano, 21 apr. (askanews) – Non solo Trentodoc, ma un vino fermo prodotto in purezza da uve Muller Thurgau coltivate a 800 metri di altitudine. E’ “Al+Ma 800”, la novità che Maso Martis, Cantina nota da trent’anni per le diverse declinazioni del suo ottimo metodo classico, presenta in questi giorni.

Figlio della prima vendemmia tenuta a settembre 2022, questo interessante bianco di montagna segna anche il debutto di Alessandra e Maddalena (figlie dei fondatori Antonio Stelzer e Roberta Giuriali), le cui loro prime due lettere formano il nome della nuova referenza (Al+Ma). Sorelle che, incastonate tra le loro montagne, appaiono anche sulla colorata illustrazione in etichetta che sembra ispirata dalle opere del grande artista trentino Fortunato Depero.

“All’inizio dell’anno scorso, a seguito del passaggio generazionale, abbiamo acquistato due ettari di vigneto in località Pragrande a Montevaccino, poco distante dalla nostra Cantina, che dal 2010 erano coltivati a Muller Thurgau su un terreno di materiali glaciali misti, con abbondante componente porfirica” ha raccontato Alessandra, aggiungendo che si tratta di “un terroir particolare che ci ha spinto a pensare a questo nuovo progetto, di cui oggi possiamo dire di essere orgogliose”.

“Le uve vengono vendemmiate a mano e immediatamente sottoposte a pigiatura soffice, a cui segue una macerazione in pressa di circa 7 ore a temperatura controllata (10-12 gradi) per estrarre i precursori aromatici della varietà” ha spiegato, precisando che “la fermentazione avviene con lieviti selezionati in serbatoi di acciaio, per poi essere imbottigliato la primavera successiva alla vendemmia”.

Muller Thurgau “anomalo” per la sua spiccata ma elegante mineralità, questo Igt Vigneti delle Dolomiti debutta sul mercato con una “tiratura” di circa 12mila bottiglie. La Cantina (spumantistica) Maso Martis è nata nel 1990 e sorge a 450mt di altitudine ai piedi del Monte Calisio. Oggi conta su una dozzina di ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, con una produzione di circa 100mila bottiglie all’anno vendute per il 95% in Italia e per il resto tra Europa, Giappone e Stati Uniti.