Napoli, de Magistris replica a Manfredi: non risponde su Cozzolino

La sua università era il principale evasore fiscale pubblico

Napoli, 27 dic. (askanews) – Continua il botta e risposta a distanza tra il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e l’ex primo cittadino partenopeo, Luigi de Magistris. “Manfredi non risponde su Cozzolino e tira fuori la solita falsa storiella dei 5 miliardi. Abbiamo ridotto disavanzo e programmato assunzioni. Gli ricordo piuttosto che la Federico II, la sua università, era il principale evasore fiscale pubblico nei confronti del Comune di Napoli. Doveroso invece rispondere a domande sul corretto uso di risorse pubbliche destinate al popolo. Lo spieghi alla città con calma senza innervosirsi”, ha replicato l’ex pm all’ex rettore ed ex ministro. “Manfredi non risponde perché ha scelto l’eurodeputato Pd Andrea Cozzolino come persona più idonea ad affiancarlo nel Pnrr e nei fondi europei e pubblici. Scelta profondamente inopportuna per diverse ragioni e che pone interrogativi a cui Manfredi però non risponde. Si limita a dire che Cozzolino e la cabina di regia non hanno ancora operato. Poi glissa su Cardillo limitandosi a dire che non ha ruoli. Ed allora se non ha ruoli istituzionali perché entra ed esce da Palazzo San Giacomo che è diventato invece un luogo inaccessibile al popolo”, ha aggiunto de Magistris rispondendo alle dichiarazioni di Manfredi a Radioclub91.

“E non sapendo che dire sul ritorno di certi politici nel Comune e nella Città metropolitana caccia la solita storiella, falsa, dei 5 miliardi che avremmo lasciato in eredità dopo la fine del nostro mandato. Noi, invece, abbiamo ridotto il debito e il disavanzo, addirittura lasciato soldi in cassa al Comune per decine di milioni di euro e messo in sicurezza le aziende pubbliche partecipate. Le stesse assunzioni nell’azienda di igiene urbana della città di poche settimane fa sono state da noi programmate e finanziate”, ha proseguito de Magistris.

“Abbiamo operato in netta controtendenza rispetto alle gestioni precedenti a guida Pd che ci hanno lasciato una città in dissesto e le partecipate sull’orlo del fallimento, e siamo riusciti a migliorare nonostante i tagli mostruosi di vari governi – il Conte 1 anche con il ministro Manfredi – e nonostante siano state approvate norme che hanno messo in ginocchio la città. Va anche ricordato al professor Manfredi che durante il nostro mandato abbiamo scoperto, nella lotta ai grandi evasori, che il principale evasore fiscale pubblico, per milioni di euro, nei confronti del Comune di Napoli era l’università di Napoli proprio con la guida del rettore Manfredi. Perché non rispondere, allora, alle richieste di trasparenza, che senso ha attaccare mettendola in confusione, sarebbe meglio piuttosto spiegare alla città con calma, senza innervosirsi, se non si ha nulla da nascondere: è legittimo domandare e penso sia doveroso per un sindaco rispondere a domande che riguardano il corretto uso di risorse pubbliche destinate al popolo. Sempre con rispetto parlando ma mai con devozione”, ha concluso de Magistris.