Mosca: l’ingresso della Svezia nella Nato trasforma l’area in “zona di potenziale confronto”

In base a quanto riportato dal quotidiano Svenska Dagbladet

Stoccolma, 29 feb. (askanews) – “L’adesione della Svezia alla Nato porta inevitabilmente a trasformare questa parte dell’Europa da una zona di stabilità e cooperazione in una zona di potenziale confronto”. Lo ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo in base a quanto riportato dal quotidiano Svenska Dagbladet in homepage, sul suo sito.

Svenska Dagbladet spiega di aver partecipato ieri ad una conferenza stampa con la rappresentante del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, Zakharova. “Il briefing si è tenuto a Mosca con 14 giornalisti residenti in Russia mentre Svenska Dagbladet ha partecipato tramite collegamento” spiega il giornale.

Lunedì la Svezia ha eliminato l’ultimo ostacolo verso l’adesione alla NATO, dopo che il parlamento ungherese ha approvato l’adesione del paese nordico tradizionalmente neutrale e ora attende la ratifica da parte del presidente ungherese. Zakharova non spiega come potrebbe apparire questo “confronto”, ma si rammarica del fatto che la Svezia abbia ormai abbandonato 200 anni di non allineamento militare. Nessun commento sul fatto che l’unico motivo per cui la Svezia sta entrando a far parte della Nato è l’invasione dell’Ucraina, a base di carri armati e missili, da parte della Russia dal 24 febbraio 2022 e il fatto che la Russia ora occupa un quinto del paese. Mentre la portavoce sostiene che la neutralità svedese “è stata un fattore importante per la stabilità nella regione baltica e nel nord Europa. Ora non c’è più”, dice.

Ieri l’ambasciata russa a Stoccolma ha pubblicato un messaggio sulla piattaforma Telegram in cui avverte di contromisure senza dettagli concreti. Ma né il presidente Vladimir Putin né il suo portavoce Dmitry Peskov hanno rilasciato alcuna dichiarazione.

Il quotidiano svedese cita poi Ilmari Kaihko, docente di scienze militari all’Università della Difesa di Stoccolma, che afferma che Mosca non ammette la propria responsabilità per la situazione venutasi a creare, ma sceglie di considerarsi una vittima. “È stata l’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia ad aumentare la tensione, ridurre la stabilità e più o meno eliminare ogni cooperazione tra i paesi. Ciò che manca è il riconoscimento della responsabilità della Russia nella situazione”, dice.

Va notato che anche in Svezia, come in Finlandia, l’invasione russa dell’Ucraina ha portato al più grande cambio di opinione pubblica di sempre. Secondo l’Istituto SOM dell’Università di Goteborg a maggio