Milano prima in Europa ad avere taxi sanificati da virus e batteri

Li abbatte fino al 99,9%. Già installati alcuni dispositivi
Milano, 19 ott. (askanews) – I taxi milanesi saranno progressivamente dotati di un sistema di sanificazione in grado di abbattere fino al 99,9% dei virus e dei batteri all’interno dell’abitacolo. Lo prevede l’innovazione presentata oggi a Palazzo Marino, alla presenza dell’assessore comunale alla Mobilità, Arianna Censi, e promossa dalle cooperative milanesi di taxi di Legacoop (Taxiblu 02 4040 e RadioTaxi 02 8585), grazie alla collaborazione con Beghelli, l’azienda produttrice del dispositivo SanificaAria Mini che è stato installato a bordo delle prime auto, già operative in città. L’iniziativa ha l’obiettivo di fornire un supporto alle imprese associate per facilitare l’adozione dei dispositivi di comprovata efficacia per la sicurezza e la salute. “Sosteniamo da sempre – ha commentato Censi – le innovazioni e le collaborazioni volte a tutelare la salute dei cittadini milanesi. La nostra città si distingue per lo spirito di sperimentazione e i suoi abitanti dimostrano di essere sempre alla ricerca di soluzioni che migliorino la vita quotidiana. Oggi, con questa collaborazione virtuosa, dimostriamo di essere ancora una volta in prima fila su questi temi”. La tecnologia utilizzata replica, intensificandola, la naturale azione purificatrice dell’irraggiamento solare, per abbattere gli agenti contaminanti dall’aria senza interferire con le abitudini delle persone. L’efficacia antimicrobica è stata testata da laboratori privati e dall’Università di Modena e Reggio Emilia, mentre il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova ne ha valutato l’operatività in ambiente. “Non si è trattato di una simulazione in laboratorio, ma di un test eseguito nelle effettive condizioni nelle quali questa apparecchiatura è destinata ad essere usata. I risultati hanno dimostrato che la carica batterica presente in aria viene drasticamente ridotta, in tempi molto brevi. Di particolare rilievo è stato il test eseguito in una stanza in cui era presente una persona portatrice di Sars-Cov2: dopo solo un’ora dall’accensione della apparecchiatura, il virus non era più rintracciabile nell’aria”, ha osservato il professor Francesco Saverio Violante, direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna.