domenica, Settembre 8, 2024

Meloni: con la Zes unica tutto il Sud avrà le stesse opportunità di crescita

AttualitàMeloni: con la Zes unica tutto il Sud avrà le stesse opportunità di crescita

“Otto precedenti zone non hanno funzionato come dovuto” Roma, 26 lug. (askanews) – “La ZES unica sostituisce le precedenti otto ZES limitate alle aree retroportuali che non hanno funzionato come avrebbero dovuto e, grazie ad un serio confronto con la Commissione europea, estende i benefici della zona economica speciale all’intero territorio di tutte le Regioni del nostro Mezzogiorno. Tutti i territori del Sud potranno in questo modo godere delle stesse opportunità di crescita e sviluppo: semplificazioni amministrative, benefici fiscali e un quadro coordinato di interventi e investimenti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla riunione di adozione del Piano strategico ZES Unica.
“Oggi – ha spiegato – adottiamo un provvedimento fondamentale per l’Italia e che contribuirà a disegnare la politica di sviluppo del Sud per i prossimi tre anni, ovvero il Piano strategico per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno”. “Il Piano che adottiamo oggi definisce le scelte strategiche di fondo e ci consentirà di valorizzare i punti di forza del Mezzogiorno, e dei diversi territori che lo compongono. Questo Piano intende valorizzare la vocazione del Sud, e dell`Italia nel suo complesso, ad essere polo produttivo di rilevanza globale, con una specifica attenzione alla frontiera tecnologica. Il Piano analizza il tessuto economico, sociale e produttivo del Sud e individua nove filiere strategiche e tre tecnologie prioritarie da promuovere: il digitale, il cleantech e il biotech”, ha sottolineato Meloni. “La ZES unica – ha rimarcato la premier – fa parte di una strategia più ampia, portata avanti dal governo per rilanciare lo sviluppo del Sud e della Nazione nel complesso e disegnare un percorso di crescita di lungo periodo”. Meloni ha ricordato che “in questi mesi abbiamo adottato altre due importanti riforme che ci hanno consentito di raggiungere progressi significativi nell`impiego dei fondi europei della
coesione e del PNRR. La prima riforma è quella con la quale abbiamo perfezionato la revisione del PNRR, che ha aggiornato il Piano al nuovo e mutato contesto internazionale e sui cui siamo considerati la Nazione più efficace, introducendo un pacchetto essenziale di norme per accelerare l`attuazione del PNRR, e il raggiungimento dei suoi obiettivi, che sono obiettivi di modernizzazione del Paese e del suo tessuto produttivo. La seconda è la riforma delle politiche di coesione che fa parte di un`azione più ampia per ridurre i divari territoriali e costruire un`Italia più forte e competitiva, a partire dal Sud. Un pacchetto di misure che contribuiranno a consolidare e rafforzare l`economia del Mezzogiorno”.

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