Meloni a L’Aquila per i 14 anni dal terremoto: “Città resiliente”

ROMA – Sono passati 14 anni dal devastante sisma dell’Aquila. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2019 una scossa di magnitudo 6.2 svegliò la città, distruggendone buona parte e causando 309 morti. A distanza di tanti anni L’Aquila inizia a ritrovare il suo antico splendore con le vie principali del centro storico in buona parte ricostruite e tornate ad animarsi grazie allo sforzo dei tanti commercianti che hanno deciso di scommettere ancora sulla loro città.

Ma tanto è ancora da fare. Nelle frazioni e in periferia la situazione è ben diversa, molti sono i paesi dove la ricostruzione procede a rilento, con tanti abitanti che ancora vivono nei progetti case costruiti all’indomani del sisma.

In occasione dell’anniversario del tragico evento ieri la premier Giorgia Meloni si è recata nel capoluogo abruzzese per le celebrazioni in ricordo delle vittime del terremoto: “L’Aquila è una città sempre molto orgogliosa e resiliente, prima di lamentarsi offre l’esempio. E’ una città da cui c’è molto da imparare”, ha dichiarando arrivando in città.

“La mia presenza qui è doverosa, non potevamo mancare all’anniversario e rendere omaggio alle vittime e agli sfollati”, ha proseguito. “Questo piccolo territorio è stato pesantemente colpito ma ha avuto la forza e la capacità di rialzarsi e fare del suo meglio per risorgere”, ha aggiunto.

TERREMOTO L’AQUILA, UNA STELE PER LE VITTIME

Nel pomeriggio di ieri il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, hanno scoperto una stele al Parco della Memoria delle vittime del terremoto del 6 aprile 2009. È stato il primo momento della commemorazione del 14esimo anno dal sisma che, alle 3.32 di quel giorno, devastò il capoluogo d’Abruzzo e il suo circondario. Con loro i familiari di alcune delle vittime.

Progettata dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e realizzata dalla stessa ditta che ha costruito il Parco, sulla stele è stato inciso il Fiore della memoria raffigurante il croco dello zafferano, il simbolo individuato anche quest’anno dalla Municipalità per ricordare quanti ci hanno lasciato a seguito di quel tragico evento. Con il presidente del Senato, sono intervenuti il ministro della Disabilità, Alessandra Locatelli, i sottosegretari agli Interni, Emanuele Prisco, all’Economia e Finanze, Lucia Albano, al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, e all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo.

Alla cerimonia erano presenti anche il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, i coordinatori dei sindaci del cratere sismico, Gianni Anastasio e Massimiliano Giorgi, il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, il commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016 dell’Italia centrale, senatore Guido Castelli, e il responsabile della struttura di missione, Mario Fiorentino.

Il presidente La Russa ha deposto una rosa bianca sul viale che fiancheggia la fontana del Parco, davanti alle targhe dei nomi delle 309 vittime del terremoto e, insieme con il sindaco Biondi, ha salutato i presenti, scoprendo la stele coperta da un panno con i colori della città dell’Aquila, nero e verde. Un minuto di raccoglimento ha concluso la cerimonia di Parco della Memoria.

Alle 18 è iniziata la Santa Messa in ricordo delle vittime del sisma del 6 aprile 2009, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e degli altri rappresentanti istituzionali che avevano partecipato alla cerimonia al Parco della Memoria.

La funzione, che si è svolta nella chiesa di Santa Maria del Suffragio (detta delle Anime Sante), edificata a partire dal 1713 in memoria delle vittime del terremoto dell’Aquila del 1703 e restaurata dopo il sisma 2009 grazie al sostegno del governo francese, è stata celebrata dall’Arcivescovo dell’Aquila, Cardinale Giuseppe Petrocchi. Durante la preghiera eucaristica è stata data lettura dei nomi delle 309 vittime del terremoto. Poco prima della conclusione della Messa, animata dal coro L’Aquila in Canto, il sindaco Pierluigi Biondi, visibilmente commosso, ha rivolto un messaggio a ricordo della tragedia, che si invia di seguito. Il Presidente Meloni ha poi fatto visita alla Cappella della Memoria della chiesa delle Anime Sante, insieme con il cardinale Petrocchi, il sindaco Biondi e le altre autorità.

All’uscita dalla chiesa, in piazza Duomo, il premier si è intrattenuta con Renza Bucci (detta affettuosamente Nonna Renza) e il marito Angelo che, la notte del sisma, hanno perso la figlia Giovanna, che avrebbe dato alla luce di lì a poche ore una nipotina, cui era già stato dato il nome di Giorgia, il genero e un nipote in tenera età.

Alla funzione religiosa ha fatto seguito “Tempo di musica e preghiera per le vittime del 6 aprile 2009”, cantata con alcuni brani di Johann Sebastian Bach, eseguita dall’orchestra, dall’organo, dai solisti e dal coro del conservatorio Alfredo Casella dell’Aquila. Alle 21.30, da via XX settembre, davanti a palazzo di giustizia, è partita la fiaccolata in memoria dei defunti del sisma. Nella notte un fascio di luce si è innalzato verso il cielo da piazza Duomo, a simboleggiare il legame di chi resta con chi se n’è andato quella tragica notte.

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