Lettera aperta al premier

Trentamila infetti e trecento morti in un giorno. Ognuno la pensi come crede, ma non è questo il momento di fare colpi di testa. Quando la casa brucia, l’imperativo è spegnere le fiamme, verrà poi il tempo di discutere e accapigliarsi sull’origine dell’incendio. Voglio dire che – ci piaccia o no – questo è il momento di ubbidire a ciò che viene e verrà deciso dal governo e dai governatori, non è con il caos che si può pensare di fermare il virus e fare ripartire l’economia.

Siamo sempre stati in prima linea a criticare chi siede, evidentemente senza merito altrimenti non saremmo in questa situazione,

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