L’estenuante lavoro degli sminatori nei campi ucraini

Passo dopo passo alla ricerca degli ordigni inesplosi

Dovgenka (Ucraina), 24 apr. (askanews) – Questo è Dovgenke, un piccolo villaggio ucraino vicino al confine tra l’Oblast’ di Charkiv e l’Oblast’ di Donec’k. Da almeno due anni, gli abitanti sono abituati alla presenza di soldati ucraini che vagano nella zona per sminare i campi; cercano gli ordigni inesplosi e le trappole esplosive lasciate dalle truppe russe in ritirata.Qui si vive con la costante paura di saltare per aria facendo un passo falso, calpestando una mina com’è già successo a tanti di loro.”Un sacco di soldati e civili sono stati uccisi o sono andati via in barella per aver calpestato una mina anti-uomo o anti-carro”, spiega Igor, un contadino che vive qui.”Qui i campi sono stati tutti bruciati dagli uomini del servizio di sminamento per rendere visibili le mine. È orribile… – aggiunge Natalia, un’altra abitante di Dovgenke – gli sminatori lavorano qui ogni giorno. A volte ci dicono di non avere paura, che li faranno esplodere. Laggiù vicino al letame, c’è ancora un pezzo visibile di un razzo, grande così. Ho chiesto ai ragazzi, hanno detto che la coda di un missile caduto, dev’essere tirato fuori con un trattore perché è da qualche parte tra 2-3 metri nel terreno”.”Gli artificieri lavorano a Dovgenke da quando il villaggio è stato liberato, quasi 2 anni fa – aggiunge Oleksii, uno degli sminatori – abbiamo ripristinato la rete elettrica affinché le persone possano avere l’elettricità, la luce e possano continuare a vivere pacificamente in questa terra. Per fare questo, attraversiamo tutti gli edifici con cavi di alimentazione, attraversiamo le aree vicine a loro, per cercare e neutralizzare gli ordigni inesplosi”.