L’Elixir Falernum di Andrea Petrone invecchiato nelle acque dell’antica Sinuessa

Tra fascino e mito la città di Sinuessa,  fondata nel 296 a.C. e sprofondata sotto il livello del mare intorno al IX secolo d.C. è diventata scrigno di un altro preziosissimo tesoro.

Da qualche giorno, precisamente lo scorso 7 luglio,  nel silenzio delle acque in cui sono adagiati i resti della colonia romana del litorale domitio, ai segreti e alle leggende custoditi nell’antico porto sinuessano  si unisce l’esperimento particolare e prodigioso effettuato da Andrea Petrone, giovane manager dall’Antica Distilleria Petrone, azienda storica di Mondragone, nata nel 1858 e ora giunta alla quinta generazione.

Celato forse in qualche antro buio e misterioso, al riparo con altri enigmi irrisolti legati alla città sommersa, è stato depositato un carico di bottiglie;  si vuole testare la validità di una speciale procedura di raffinamento per  un liquore particolare ed unico.

L’evento è senza precedenti ed il nettare delizioso, ammaliante e stregato questa volta non è dato da infusi magici nati dal miscuglio di mele, timo, rosmarino, sale marino e cannella, acqua piovana ribolliti in un pentolone come nella migliore tradizione di fattucchiere e maghi ma da una bevanda prelibata a base di frutti di bosco e brandy e che al palato rivela sensazioni intense e profonde.

L’Elixir Falernum, questo il nome del liquore, è una delle tante meraviglie alcoliche della Distilleria Petrone ed alcune bottiglie da una settimana giacciono in fondo al mare. La finalità è quella di conoscere gli effetti che l’immersione marina può avere sull’invecchiamento in bottiglia.

Il nome di questo pregiato liquore si ispira al celebre vino apprezzatissimo in epoca romana che veniva prodotto nell’Ager Falernus e proprio dal porto di Sinuessa raggiungeva via mare l’intero Impero”, spiega Andrea Petrone, amministratore della distilleria di famiglia.

Il particolare microclima che si viene a generare sui fondali marini sembra creare condizioni ottimali per la maturazione dei liquori, così come già avviene per i vini, grazie a diversi fattori: temperatura costante, assenza totale di luce e di ossigeno, movimento delle correnti e delle onde che cullano le bottiglie e completo riparo dalle fasi lunari.

La cassa contenente le bottiglie di Falernum resterà in mare per 5 mesi prima di essere riportata in superficie. Per le valutazioni scientifiche la Distilleria si avvarrà della collaborazione dell’Associazione Arma Aeronautica-Sezione di Caserta. Dall’8 luglio è aperta l’asta su eBay per aggiudicarsi le 360 bottiglie di liquore “sottomarino”. Parte del ricavato della vendita, che durerà fino al 7 dicembre, sarà devoluto in beneficenza per realizzare attività sociali sul territorio”.

Ad attendere il liquore dalla profondità su cui è adagiata Sinuessa ci sarà Andrea, recentemente insignito anche dell’onorificenza  di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; sarà il primo a testare e valutare come il mare, con la complicità delle tenebre, abbia realizzato l’incantesimo sul prezioso carico del Falernum dal sapore  stregato.