Le Pen cerca di cavalcare la rabbia degli agricoltori francesi

“Da tempo il sindacato non li rappresenta più”, dice

Parigi, 25 gen. (askanews) – Come un’onda sempre più inarrestabile, la rabbia degli agricoltori contro i divieti sui pesticidi, il razionamento dell’acqua in caso di siccità e in generale altre normative ambientali, scuote la Francia: blocchi e proteste sono in corso ovunque Oltralpe, dove anche il sindacato agricolo più grande, la Fnsea, appoggia e partecipa alle proteste, sia pure con alcuni distinguo.Ma l’esplosione della collera del mondo agricolo – con proteste anche in Germania, Gran Bretagna e Italia – è un’occasione troppo ghiotta per la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen, che in una conferenza stampa oggi ha sparato a zero su governo e sindacati: “La Fnsea è già superata. Insomma, non si può più contare sui sindacati. Per quanto mi riguarda, sarò forse un po’ dura, ma penso che sia da un bel po’ di tempo che gli agricoltori non possono contare sui loro sindacati”.”Credo che i peggiori nemici degli agricoltori si trovano in questo governo e nella complicità che questo governo ha con i membri più radicali dell’ecologismo, il cui obiettivo è in effetti la scomparsa programmata di qualsiasi attività umana”.Diversi deputati e responsabili locali del Rassemblement National, la formazione dell’estrema destra francese erede del Front National, di cui Le Pen è a capo, si sono presentati sui luoghi delle proteste negli ultimi giorni, anche se non sempre suscitando l’entusiasmo dei manifestanti. Nella giornata di domani venerdì 26 il neo-premier Gabriel Attal farà un annuncio sulla questione agricola; per lo stesso giorno alcuni sindacati dell’Ile de France hanno annunciato un blocco delle vie di accesso verso Parigi.