L’allarme di Sala: ‘A Milano biglietti e abbonamenti non arrivano a coprire il 45% dei costi di servizio del trasporto pubblico’

MILANO – L’amministrazione fatica a sostenere da sola i costi (e soprattutto i rincari) per quanto riguarda la gestione del trasporto pubblico, con i biglietti e gli abbonamenti non bastano neanche a coprire la metà delle spese del servizio. A fronte di questa situazione c’è il governo, che invece di allargare i lacci della borsa, li stringe, e così il Comune è costretto ad andare avanti nell’ammodernamento delle linee, ma con grandi sforzi. L’allarme lo lancia il sindaco di Milano Giuseppe Sala, nel corso di un videomessaggio rivolto alla cittadinanza.

“Chiedo a tutti di non ignorare le nostre difficoltà di bilancio- dice- perché i proventi di biglietti e abbonamenti ormai non arrivano a coprire il 45% del costo del servizio, e il contributo del governo, fondamentale soprattutto in presenza di rincari -pensate all’energia- è in riduzione”. E’ lo stesso sindaco dunque a certificare la situazione difficile in cui versa il trasporto locale milanese e l’azienda che lo gestisce, Atm. Sala fa il punto sullo stato dell’arte del servizio soprattutto al livello economico-finanziario, informando i propri cittadini che a fronte di un periodo difficile non sono arrivati i sostegni statali attesi, ma al contempo confermando gli impegni presi.

Il Comune di Milano ha infatti deciso di stanziare 20 milioni di euro per “assicurare una vera accessibilità alla nostra rete”, in particolare sulle linee più datate, come la M1 e la M2. Per il resto, si prosegue con l’estensione delle linee per la rossa, per la lilla e per la blu, che come afferma il primo cittadino “sarà aperta fino a San Babila entro fino giugno e con fine lavori nella sua totalità prevista nel 2024”. In più, “lavoreremo per accrescere il trasporto nel weekend e nelle ore serali” precisa il sindaco, soprattutto “per chi lavora in orari particolari”, ma anche per coloro “che vogliono vivere Milano fuori dagli orari classici”.
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