La storia di Elisa Andreatta, marketing director

Una pioniera del settore executive a 36 anni in una multinazionale

Roma, 4 mar. (askanews) – Pioniera per il settore in cui lavora ma non solo: “Ho avuto la fortuna e la capacità -spiega Elisa Andreatta, director nell’area marketing e analytics di una delle 4 società di consulenza più grandi al mondo- di essere una delle poche donne che, in Italia, sono riuscite a raggiungere una posizione di vertice a 36 anni. Ho lavorato e lavoro tutt’oggi con aziende che sono fra le più importanti al mondo e durante la mia carriera mi è capitato a volte d’incontrare stereotipi di genere, ma la mia esperienza mi dice che c’è solo un modo per superare i pregiudizi: mostrare a tutti le proprie capacità e le proprie competenze. Quello che faccio, come lo faccio ed i risultati che porto sono il mio biglietto da visita”.Formazione economica e umanistica, background lavorativo internazionale tra cui anche PayPal in Irlanda, Elisa Andreatta, 39 anni, è dunque una fra le 0,6% dirigenti italiane ad avere una posizione di rilievo nel settore STEM (science, technology, engineering and mathematics): “Coordino -spiega- un team che guarda con attenzione al rispetto reciproco. Siamo impegnati in progetti di trasformazione e innovazione importanti, dai quali spesso dipendono le sorti di imprese che danno lavoro a molte persone, ma per me tutelare il capitale umano è senza dubbio la risorsa più importante. Nonostante il ritmo frenetico che il mondo economico oggi richiede, non perdo mai d’occhio chi lavora con me e ragiono pensando sempre alla loro crescita professionale e al loro benessere. Una predisposizione che ho anche al di fuori degli orari lavorativi. A volte, la sera, se mi capita di vedere qualcuno del mio team connesso mi viene naturale chiedere loro il motivo per il quale sono ancora alle prese con le proprie attività lavorative. Un gesto per me naturale che fa sentire le persone parte di una squadra e valorizzate” e continua “Credo che per essere un buon leader sia necessario avere attitudini che prescindano dai ruoli e dagli studi. Intuizione, pensiero strategico, umanità, ma soprattutto il potere dell’ascolto e l’abilità di motivare le persone parlando non solo alla loro testa, ma anche al loro cuore. Fondamentale è essere sempre in linea con i propri valori, è la chiave per l’autenticità, il successo ma anche la felicità, lavorativa e non.”Fare squadra dunque è un mantra per Elisa Andreatta che gestisce progetti di grande rilevanza: “Sono clienti -spiega- per la maggior parte inseriti fra le 500 principali aziende del mondo. Studiare per loro soluzioni innovative fa sì che sia necessario essere sempre aggiornati e avere competenze tecnologiche e analitiche adeguate, perché il marketing oggi è anche questo. Non ci si può insomma improvvisare, lo studio delle azioni da compiere è la premessa per un buon lavoro. Un’impresa molto importante, tanto per fare un esempio, ci ha espresso la necessità di aumentare le vendite e di creare un percorso di fidelizzazione con il loro target di riferimento. La soluzione che ha permesso il successo è stata quella di disegnare ed abilitare una strategia omnicanale combinando insieme canali online ed offline, e questo ha portato al raddoppio delle vendite. A dirlo, sembra semplice ma non lo è affatto. Il marketing 4.0 ha delle sue regole precise, necessita di un linguaggio appropriato e competenze profonde, sbagliare, se non si ha l’esperienza giusta, è molto facile”.