La Russia punisce con il carcere le ‘fake news’ sull’Ucraina, chiude la Bbc

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ROMA – Diversi media russi e internazionali hanno annunciato prossime chiusure e limitazioni a causa di una legge approvata oggi dalla camera bassa del Parlamento russo che introduce pene fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di “fake news” sull’operazione militare in corso in Ucraina. Il direttore generale dell’emittente britannica Bbc Tim Davie ha annunciato la sospensione di tutte le attività del media pubblico del Regno Unito in Russia. “Questa legislazione sembra criminalizzare il lavoro del giornalismo indipendente”, ha affermato Davie. I cronisti dell’emittente britannica continueranno a seguire sul campo le ostilità in Ucraina mentre il servizio in lingua russa del media continuerà a funzionare ma al di fuori della Russia. Nelle scorse ore l’ente del governo russo che si occupa di regolare le telecomunicazioni, il Roskomnadzor, aveva già limitato l’accesso al media britannico e anche ad altri, come l’emittente pubblica tedesca Deutsche Welle (Dw). Secondo la Bbc il provvedimento è stato adottato dopo che l’emittente aveva ristabilito la trasmissione a onde corte per facilitare l’accesso alle sue trasmissioni alle persone colpite dal conflitto in Ucraina. Le limitazioni a Dw avrebbero invece seguito la decisione della Commissione Europea di sospendere le trasmissioni di due media russi: l’agenzia governativa Sputnik e il canale satellitare Russia Today. La misura varata da Mosca, già in vigore da oggi, si applica anche ai media russi.

Novaya Gazeta, uno dei più noti quotidiano dell’opposizione, ha reso noto di aver deciso con una votazione interna di continuare a lavorare nonostante la censura. Stando a quanto si legge sul portale del giornale, diretto dal premio Nobel per la pace 2021 Dimitrij Muratov, circa più del 90% della redazione si è espresso a favore del proseguimento del lavoro. 

In un articolo il quotidiano ha spiegato che gli emendamenti al codice penale russo introdotti dalla legge implicano fino a tre anni di reclusione e una multa da 1,5 milioni di rubli, circa 13mila euro, per coloro che pubblicheranno informazioni false sulla guerra in Ucraina. I termine della pena sono poi estendibili fino a una multa da cinque milioni di rubli – quasi 44mila euro – e fino a 15 anni di carcere a seconda delle conseguenze e dell’entità delle informazioni diffuse. Il quotidiano ha rilevato che queste circostanze sono interpretabili in modo “molto ampio” dalle autorità. 
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