“La cultura in I Municipio è ripartita”, parola dell’assessora Giulia Silvia Ghia

ROMA – “La cultura nel I Municipio è ripartita”. Ne è convinta Giulia Silvia Ghia che, dal giorno dopo la vittoria di Lorenza Bonaccorsi alle elezioni per quello che formalmente viene chiamato Municipio Roma I Centro, si occupa quotidianamente di riportare arte, musica e bellezza nelle strade del centro storico più bello del mondo, come assessora municipale alla Cultura.

Un anno e mezzo alla guida della Cultura nel I Municipio è un tempo sufficiente per tracciare un primo bilancio? Ghia crede di si e nel corso dell’intervista con l’agenzia Dire ha voluto citare molti esempi di una rinascita urbana, fatta di mostre all’aperto, bandi di co-progettzione con associazioni e gallerie, feste rionali ed eventi di vario tipo che hanno fatto “ripartire la cultura dopo una pandemia che l’aveva trasformata in una forma condominiale, dalla piazzetta sotto casa a quella nel cortile del palazzo”.

IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO E MEZZO

“In questo anno e mezzo- ha spiegato Ghia- abbiamo lavorato per alzare un po’ l’asticella delle cose che succedono nel I Municipio. C’era voglia di tornare nelle piazze. Abbiamo così puntato a creare bandi che potessero aiutare le realtà territoriali a lavorare per il territorio e che lasciassero sul territorio qualcosa. Come? Attraverso la co-progettazione, un elemento di novità con cui il Municipio garantisce la copertura e la base che servono poi a lavorare insieme, costruendo una programmazione più ricca e facendo rete, anche cercando fondi attraverso le sponsorizzazioni. Così, ad esempio, abbiamo riattivato le feste rionali che torneranno ad essere al centro della nostra attività, perché sono popolari e molto sentite. Abbiamo avuto la festa di San Giuseppe, ora arriverà quella di Santa Maria liberatrice, e poi la festa De’noantri e l’Ottobrata monticiana. E’ poi nato un nuovo brand, un logo, che caratterizza le attività di arte contemporanea che avvengono nel Municipio. Sotto questo cappello si sono svolte la settimana Raw, e altre manifestazioni come Open Box all’Aventino, Open air a via Veneto o la mostra di Philip Colbert. Un altro tema trattato è stato quello delle istituzioni culturali- ha aggiunto Ghia- Abbiamo fatto un accordo quadro con il ministero della Cultura per creare progetti nelle ore extra curriculari dei nostri bambini. Abbiamo sempre organizzato i centri estivi e i centri invernali ma da quest’anno li potremo fare anche nelle istituzioni culturali e nei musei per una o due settimane”.

I PROGETTI PER IL FUTURO: MOSTRE E SHOOTING

“Nel prossimo anno- ha proseguito l’assessora- vorremo provare a portare grandi nomi arte contemporanea lavorando con le gallerie top level del nostro territorio. Ancor prima mi piacerebbe fare una manifestazione che coinvolga direttamente i residenti per renderli partecipi di un momento di creatività condivisa magari attraverso la fotografia. Ho alcune idee che sta prendendo forma e ne saprete di più nel prossimo autunno spero.L’idea è quella di fare una festa della fotografia in piazza. Alla fine nascerà una mostra con i ritratti. La prossima primavera riprenderà poi la programmazione semestrale di arte all’aperto che coinvolgerà via Veneto, piazza Barberini e piazza San Silvestro. Crescerà l’attenzione ed il livello dell’arte contemporanea che esporremo”.

BASTA STEREOTIPI, SERVE ARTE CONTEMPORANEA

Ghia ha poi risposto ad una domanda sullo situazione legata all’arte contemporanea a Roma e in Italia. “Basta con gli stereotipi, dalla pizza al mandolino fino alla venere del Botticelli, tanto per citare esempi che animano in questi gironi i quotidiani- ha spiegato- Serve una nuova narrazione del nostro Paese, che è molto contemporaneo e all’avanguardia. Invece continuiamo a raccontarlo con riferimenti al passato. Lo abbiamo fatto, ad esempio, per l’Expo 2030, con l’incredibile manifestazione di chiusura della settimana scorsa al Colosseo. Quella è l’idea da portare avanti, dal piccolo al grande. Aiuta assolutamente in questo la collaborazione con i privati. Io ho creato ‘La cultura è un’impresa’, un ciclo di incontri ogni due mesi dove invito aziende che hanno finanziato progetti culturali, per spiegare loro cosa questo comporta e per spiegare lo stesso anche ad altre aziende e cittadini intenzionati percorrere lo stesso percorso”.

I PROGETTI PER LO SPORT E I GIOVANI

“Nel programma di Gualtieri c’era la decisione di aprire 100 playground in tutta la città- ha concluso Ghia parlando dei progetti legati alle altre sue due deleghe, sport e politiche giovanili- Nel I Municipio siamo operativi su tre interventi: un playground a piazza Maresciallo Giardino e uno al parco Sabotino, dove si metterà a posto la parte esistente e si sta ragionando se aprire uno spazio per il padel nell’altra. Infine nei giardini di castel Sant’Angelo stiamo lavorando per mettere a posto tutto e riposizionare lo spazio giochi. Penso di chiedere lo spazio per un canestro, magari dietro ad un albero, nel rispetto del parco che è uno dei più tutelati del mondo. Per quanto riguarda le politiche giovanili- ha concluso- in questo anno abbiamo studiato il funzionamento dei centri giovanili di Torino e Bologna, che hanno delle pratiche virtuose. Noi abbiamo il centro giovani di via della Penitenza: con loro stiamo facendo un lavoro di riorganizzazione interna e della struttura. Ad ottobre loro sono in scadenza e io vorrei arrivare a quel momento preparata, per proporre un nuovo modello e certe politiche che potrebbero poi essere esportate anche in altre parti del Municipio.
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