Kiev: abbiamo ucciso il comandante della flotta russa del Mar Nero

L’ammiraglio Viktor Sokolov

Roma, 25 set. (askanews) – La portata simbolica dell’attacco ucraino di venerdì contro il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli potrebbe assumere una nuova dimensione con l’annuncio di Kiev della morte del suo capo, l’ammiraglio Viktor Sokolov. La notizia non è stata per il momento confermata dalle autorità russe. Se così fosse, l’ammiraglio Sokolov sarebbe l’ufficiale russo di più alto grado a essere stato ucciso dall’inizio dell’intervento armato in Ucraina nel febbraio 2022. Secondo le cifre fornite dal deputato Andrei Guroulev, anche lui ex ufficiale generale, sei generali russi sono morti in combattimento.

Secondo Kiev, l’attacco di venerdì a Sebastopoli è avvenuto durante una “riunione dei leader della Marina russi”, alla quale l’ammiraglio Sokolov stava partecipando. Il 61enne ammiraglio, originario della Moldova, è stato nominato capo della Flotta del Mar Nero lo scorso settembre. Fonti occidentali sostengono che abbia deciso personalmente di colpire siti civili in Ucraina, una decisione che lo rende perseguibile per crimini di guerra.