Italia: l’agenzia Scope Ratings conferma rating a BBB+ con outlook stabile

Sostegno UE, resilienza economica e prudenza fiscale supportano il rating

L’Agenzia di Rating del Credito, Scope Ratings, ha recentemente riaffermato i rating a lungo termine degli emittenti della Repubblica Italiana sia in valuta locale che estera, così come il debito senior non garantito, che rimane a BBB+.

Inoltre, l’Agenzia ha confermato i rating degli emittenti a breve termine in valuta locale ed estera, che si attestano a S-2. È importante notare che tutte le prospettive future dovrebbero rimanere stabili.

Il rating dell’Italia a BBB+/Stabile, come sottolineato dall’Agenzia Europea in una nota scritta, è vantaggioso per diversi fattori:

(I) il Paese beneficia delle politiche monetarie e fiscali favorevoli stabilite dall’Unione Europea e dall’area dell’euro, che creano una forte motivazione per i politici italiani a sostenere il programma di riforme e attuare un graduale risanamento fiscale negli anni futuri;

(II) dimensioni e diversità dell’economia italiana (PIL di 1.900 miliardi di euro). Questo, insieme a un elevato reddito pro capite di circa 32.000 euro, a una posizione di investimento internazionale positiva trainata da un forte settore esterno, a un moderato buffer di debito del settore privato non finanziario e a un sistema finanziario, sostiene la resilienza dell’economia;

(III) una politica fiscale prudente da parte del Governo, con un avanzo sottostante sostenibile previsto a partire dal 2024, una solida base di investitori con un costo medio del debito di circa il 3,0% nel 2023-25, una scadenza media del debito di circa 7 anni e una struttura favorevole del debito pubblico che mitiga l’impatto di un aumento dei costi di finanziamento.

Secondo Scope, gli attuali problemi di rating dell’Italia comprendono:

(I) la debolezza delle finanze pubbliche dovuta a un debito pubblico elevato, superiore al 140% del PIL, e a un elevato fabbisogno di finanziamento annuo, pari a quasi il 25% del PIL, che si prevede persisterà nel medio termine;

(II) le strozzature economiche strutturali di medio termine, che comportano un aumento dei costi di finanziamento e limitano la crescita a medio termine;

(III) dati demografici deboli, dovuti all’invecchiamento e al calo della popolazione in età lavorativa, che pesano sulla finanza e sull’economia.

L’outlook stabile riflette l’opinione dell’Agenzia Scope Ratings secondo cui i rischi per il rating nei prossimi 12-18 mesi sono sostanzialmente bilanciati.

I rating/Outlook potrebbero essere aggiornati se esiste, singolarmente o collettivamente: (I) una costante tendenza alla riduzione del rapporto debito/PIL e/o (II) un miglioramento della crescita economica nel medio termine grazie all’efficace attuazione degli investimenti pubblici e delle riforme strutturali in linea con il piano di ristrutturazione nazionale.

Al contrario, i rating/Outlook potrebbero essere declassati se, singolarmente o collettivamente: (I) il sostegno delle istituzioni finanziarie europee si indebolisce e aumenta il rischio di rifinanziamento dell’elevato stock di debito pubblico italiano; (II) le prospettive di crescita si indeboliscono, ad esempio a causa di ritardi negli investimenti pubblici e/o nelle riforme previste dal piano di risanamento nazionale; e/o (III) il rating/outlook potrebbe essere declassato se le prospettive di bilancio si deteriorano e il rapporto debito/PIL aumenta.

Giovanni Lombardi Stronati

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