Israele, i primi 200 italiani rimpatriati con due voli dell’Aeronautica Militare

Presto a casa altri 500, preoccupazione per 2 connazionali: erano nel Kibbutz

Pratica di Mare, 10 ott. (askanews) – Sono circa duecento i cittadini italiani rimpatriati da Israele con i primi due dei quattro voli militari, allestiti dalla Farnesina in collaborazione con il Ministero della Difesa e l’Aeronautica Militare e atterrati nella mattinata di martedì 10 ottobre 2023 all’aeroporto di Pratica di Mare, alle porte di Roma.Gli aerei, due Boeing KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, erano partiti in mattinata dall’aeroporto “David Ben Gurion” di Tel Aviv; a bordo, in gran parte, turisti e pellegrini in vacanza in Israele ma anche diversi volontari e operatori di Ong. Altri 500 italiani rientreranno a breve sia con voli di compagnie civili sia con altri voli militari.Durante l’attacco a sorpresa contro Israele da parte del gruppo estremista palestinese Hamas, che ha provocato la morte di circa 800 persone, per lo più israeliane, decine di cittadini stranieri sono stati uccisi, feriti o presi in ostaggio. Molti degli stranieri scomparsi erano presenti a un festival di musica elettronica nel deserto meridionale israeliano, durante il quale decine di persone sono state massacrate.Tra le persone attualmente “irrintracciabili” figurano anche due cittadini italiani, con doppio passaporto italiano-israeliano che si trovavano nel kibbutz di Be’eri, come ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della sua informativa alla Canera dei deputati.”Purtroppo – ha detto – non abbiamo ancora notizie certe dei coniugi italo-israeliani ancora dispersi, probabilmente presi in ostaggio: Liliach Lea Havron ed Eviatar Moshe Kisnis che vivevano nel kibbutz di Be’eri, teatro di un massacro. Faremo il possibile per trovarli e portarli in salvo”.