Industria, CGIL: basta disperdere risorse, produzione cala

Manca una strategia per il sistema industriale

“La linea di condotta intrapresa da questo Governo indica l’attenzione al rafforzamento dell’uso degli incentivi. Tuttavia, anche se le risorse non sono scarse, l’assenza di un piano strategico per potenziare e rafforzare particolari catene di approvvigionamento lascia un vuoto. È imperativo identificare e coltivare queste catene per un successo ottimale”.

“Disperdere grandi quantità di denaro in mille flussi non aiuta ad accelerare la produzione industriale, come mostrano i dati diffusi dall’ISTAT, e diminuisce di oltre 4 punti percentuali ogni anno”- lo afferma Pino Gesmundo, segretario confederale della CGIL.

“Da oggi, spiega il leader sindacale, quelli del Fondo di Transizione Industriale si aggiungeranno all’elenco degli incentivi per le imprese a investire nella sostenibilità ambientale e nella transizione digitale, e dal 18 ottobre, le imprese del Sud potranno partecipare ai mezzi di ‘Investimento Sostenibile 4.0′”.

“Ma dietro la definizione di migrazione (energetica e/o digitale) c’è la stessa vecchia ricetta che ha creato povertà nel sistema industriale italiano, lasciando al mercato la scelta di dove e come investire”.

“È chiaro che il nostro giudizio è critico in questo senso. Stiamo sprecando le enormi risorse che tutti i programmi ci mettono a disposizione – aggiunge il leader della CGIL a conclusione – il Ministro Urso convochi urgentemente un Tavolo per definire la strategia di politica industriale che passa, anche, attraverso la gestione delle grandi vertenze”.

Ciro Di Pietro

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