In una esplosione nel sud di Gaza sono morti 21 soldati israeliani

Oltre a 10 vittime annunciate, hanno perso la vita altri 11 militari

Roma, 23 gen. (askanews) – Il portavoce delle forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha reso noto che 21 soldati sono stati uccisi in totale nell’esplosione di ieri a Gaza che ha causato il crollo di due edifici vicino alla comunità di confine di Kissufim.

Secondo Hagari, le truppe stavano operando in un’area a circa 600 metri dal confine, distruggendo strutture e siti di Hamas, come parte degli sforzi dell’esercito per stabilire una zona cuscinetto per consentire ai residenti delle comunità di confine israeliane di tornare alle loro case.

“Per quanto ne sappiamo, intorno alle 16, i terroristi hanno lanciato un razzo Rpg contro un carro armato che proteggeva le forze e, contemporaneamente, si è verificata un’esplosione in due edifici a due piani. Gli edifici sono crollati a causa di questa esplosione, mentre la maggior parte delle forze erano dentro e vicino ad essi”, ha detto.Hagari ha quindi spiegato che l’esplosione è stata probabilmente il risultato delle mine piazzate dalle truppe per demolire gli edifici, ma la causa della detonazione è ancora oggetto di indagine.

Per diverse ore le forze di soccorso hanno lavorato per estrarre le vittime dagli edifici crollati.

Il portavoce militare ha precisato che, oltre alle 10 vittime annunciate in un primo momento, altri 11 soldati hanno perso la vita. Le loro famiglie, ha aggiunto, sono già state informate.