Il sangue di San Gennaro non si è sciolto, attesa per il ‘miracolo laico’ nel pomeriggio

NAPOLI – Il prodigio di San Gennaro non è avvenuto e a Napoli ferve la speranza che accada nelle prossime ore. Nel corso della celebrazione di questa mattina il sangue del Patrono non si è sciolto: monsignor Vincenzo De Gregorio, abate prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha constatato che il contenuto dell’ampolla del martire non si è liquefatto.

L’ampolla fino alle 12:30 sarà nella Real Cappella del Tesoro di San Gennaro e alle 16:30 sarà mostrata nuovamente ai fedeli, speranzosi di appurare che il contenuto si sia nel frattempo liquefatto. In caso ciò non avvenisse verrebbe considerato un cattivo presagio. Quella di oggi è la terza delle occasioni, l’ultima dell’anno (le altre sono quelle del sabato precedente la prima domenica di maggio e del 19 settembre), in cui si attende la manifestazione del prodigio e rimanda a quello avvenuto quando sangue ed il busto di San Gennaro furono portati in processione a Napoli per scongiurare che l’eruzione del Vesuvio del 16 dicembre del 1631, che travolse i centri costieri dell’area Vesuviana, colpisse anche la città.

Quello del 16 dicembre è considerato il miracolo “laico” proprio perché la cerimonia si svolge nella Cappella del Tesoro all’interno del Duomo di Napoli che è gestita dalla Deputazione di San Gennaro, istituzione laica nata il 13 gennaio 1527 per un voto della città e presieduta dal sindaco di Napoli. Alla celebrazione di oggi, assente il primo cittadino Gaetano Manfredi che è a Roma per un incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha assistito l’assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato.

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