Il mondo della Green economy a Rimini pensa alle sfide del futuro

Aumentano i visitatori e Ieg pensa già a espansione nel 2024

Rimini, 7 nov. (askanews) – Con un investimento annuo di 15 miliardi di euro la decarbonizzazione dell’economia italiana porterebbe a un risparmio diretto di oltre 6 miliardi l’anno, muovendo un indotto che assicurerebbe maggior entrate per lo Stato pari a 53 miliardi l’anno. La relazione sullo stato della green economy nel 2023, però, traccia un quadro non esaltante: le rinnovabili sono in ritardo, l’economia circolare va bene ma rallenta, c’è una scarsa penetrazione dell’auto elettrica. Come è emerso agli Stati Generali ospitati a Ecomondo a Rimini.”In Italia le rinnovabili nel 2021 è stato impiantato meno di 1 gigawatt e mezzo, poi è aumentato a 3 gigawatt nel 2022, l’obiettivo di quest’anno è farne almeno 6 – ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin -. E’ chiaro che il percorso che stiamo dando con il Piano nazionale al 2030 è quello di raggiungere i 70 gigawatt. Le difficoltà ci sono”.Le sfide sono chiare, ma occorre trovare un punto d’equilibrio tra governo centrale e amministrazioni locali, rispettando le esigenze dei territori che devono ospitare, per esempio, impianti e piattaforme. Proprio di questo si discute fino a venerdì negli spazi espositivi di Italian Exhibition Group a Rimini che ospita oltre 1.500 brand (+10% rispetto al 2022), più di 30 delegazioni e buyer da tutto il mondo, 350 quelli confermati grazie alla collaborazione del ministero degli Affari esteri e di ICE Agenzia, insieme ai regional advisor di IEG.”Abbiamo riempito tutto il quartiere – ha spiegato il presidente di Italian Exhibition Group, Maurizio Renzo Ermeti – 150 mila metri quadrati occupati da associazioni, da imprese, da istituzioni che espongono e che considerano Rimini e questa manifestazione il posto più importante dove si fa cultura di sostenibilità e di futuro di conseguenza”.L’edizione 2023 di Ecomondo si articola in sei macroaree tematiche, tra cui la gestione dei rifiuti, la bioeconomia circolare, il ciclo dell’acqua a la blue economy. Quattro nuovi distretti espositivi dedicati al tessile, alla carta, all’innovazione, con un’area intera riservato alle start up.”Forse non è la 26esima è più corretto dire che è la prima dei prossimi 25 anni – ha detto l’amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Corrado Peraboni -. Perché i primi 25 anni sono serviti a riempire il quartiere, ad aumentare la consapevolezza del nostro Paese sui temi della sostenibilità, i prossimi 25 devono essere una continuazione di questo contributo che diamo al Paese ma anche soprattutto un contributo alla ricerca delle soluzioni di questi temi”.Manifestazione in crescita, con un aumento considerevole dei visitatori stranieri. Per questo Italian Exhibition Group ha già in programma l’aumento degli spazi espositivi per il prossimo anno.