Iccrea: +3,4% a 1,858 mld utile netto 2023, ricavi +9,5% a 5,6 mld

In miglioramento le coperture (coverage ratio) sui crediti deteriorati

Il Gruppo Bcc Iccrea, il più grande Gruppo Bancario Cooperativo italiano, ha chiuso l’anno 2023 con un utile netto consolidato di 1,858 miliardi di euro, in crescita del 3,4% rispetto all’anno 2022. In termini di ricavi, i margini delle commissioni di intermediazione e gli altri proventi di gestione sono aumentati del 9,5% a 5,590 miliardi di euro, grazie soprattutto alla dinamica positiva del margine di interesse, che è salito a 4,095 mld di euro (+11% rispetto al 2022), beneficiando di tassi di interesse più elevati. Le commissioni nette sono state pari a 1,348 milioni di euro (+0,7%).

Le spese operative sono state pari a 3,095 miliardi di euro (+2,5%). Si segnala che questo aumento è dovuto principalmente ai maggiori costi del personale legati al rinnovo del contratto collettivo nazionale. Di conseguenza, il rapporto costi/ricavi del Gruppo si è attestato al 55,4% (59,2% nel 2022). Le rettifiche nette per il rischio di credito ammontano a 408 mln di euro (da 479 mln nel 2022) e l’accantonamento per il rischio (p.a.) a 45 punti base.

Il Cet 1 ratio del Gruppo si è attestato al 21,1% (fine 2022: 19,2%) e il TC ratio al 22,2% (20,4%), “ben al di sopra dei requisiti normativi”, commenta il Gruppo.

I dati relativi al 2023 confermano “il forte radicamento geografico del gruppo”. Gli impieghi alla clientela ammontano a 91 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al 2022, e la raccolta diretta si attesta a 135 miliardi di euro (circa il 5% in più), aggiungendo 218mila nuovi clienti a un totale di 5,2 mln di clienti. Nel 2023 sono stati erogati 15,6 miliardi di euro di nuovi finanziamenti.

“Anche la qualità degli attivi è migliorata in modo significativo”, osserva il Gruppo. Il rapporto NPL lordo si è attestato al 3,9% (4,5% a fine anno 2022) e il rapporto NPL netto all’1,1% (1,5% a fine 2022). L’indice di copertura sui crediti deteriorati si è attestato al 72,2%, con un miglioramento di oltre 4 punti percentuali rispetto a fine 2022 (67,8%), con gli NPL che rappresentano una quota sempre più ridotta del portafoglio (meno di circa 1/3 degli NPE totali).

Infine, gli indicatori di liquidità, l’LCR e l’NSFR sono rispettivamente del 265% e del 157%. Le riserve di liquidità del Gruppo ammontano a 40,1 miliardi di euro. Il capitale proprio consolidato è aumentato a 13,9 miliardi di euro (2022: 11,9 miliardi di euro) e il patrimonio netto a circa 14,3 miliardi di euro (da 13 miliardi di euro). Le attività ponderate per il rischio (RWA) ammontano a 64,4 miliardi di euro, leggermente superiori al dato di fine 2022 (63,9 mld di euro).

Giovanni Lombardi Stronati

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