IA, De Lise (commercialisti): “Investimenti e regole per governare il cambiamento”

Leo (Mef): “Presto nuova struttura tecnologica a supporto del contribuente”

Sisto (Giustizia): “IA sia utilizzata solo a supporto delle attività dell’essere umano”

A Pisa il XVI Forum Ungdcec dedicato all’Intelligenza Artificiale nelle professioni

PISA. “Le società di revisione e le multinazionali stanno investendo milioni di euro nell’Intelligenza Artificiale, anche la categoria dei dottori commercialisti deve farlo per governare un cambiamento epocale e restare centrale nello scenario economico.

Alla politica chiediamo una regolamentazione con paletti ben definiti, altrimenti l’IA sarà uno svantaggio per tutti”.

Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, nel corso del XVI Forum dell’Unione, dal titolo “Pronti per l’inevitabile. L’IA al servizio o al governo?”, in programma presso l’Hotel Galilei di Pisa.

“L’Intelligenza Artificiale è presente ormai in tutte le attività dei professionisti. Il rischio è quello di perdere posti di lavoro o, meglio, funzioni lavorative e quindi vantaggio competitivo, mercato e produttività.

L’IA ci aiuterà a decidere più velocemente, è vero, ma deve essere uno strumento a supporto – e non in sostituzione – delle attività dei commercialisti”, analizza De Lise, che rimarca come “i rischi per cittadini e imprese sono numerosi, penso al fatto che tra qualche anno gli avvisi bonari potrebbero essere inviati dall’algoritmo, con tutti i rischi del caso.

La figura del professionista, con le sue competenze e l’esperienza accumulata, sarà fondamentale”.

Al Forum è intervenuto Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e Finanze, che ha affermato: “Stiamo facendo un “cambia-verso” per quanto riguarda l’accertamento: vogliamo creare una struttura operativa fortemente tecnologica che possa supportare il contribuente. In questo senso, il ruolo dei commercialisti è fondamentale, si aprirà la strada a un rapporto collaborativo con l’amministrazione finanziaria”.

Sulla proroga, il viceministro ha chiuso la porta: “Ci troviamo davanti a un’enorme difficoltà, quella dei flussi finanziari per i conti pubblici”. Sulla rottamazione, Leo ha detto che “il dato di grande importanza è che sono state stralciate 36 milioni di cartelle di ammontare inferiore a mille euro, che hanno riguardato 8 milioni di contribuenti. Per la rottamazione quater sono state presentate 3 milioni e 800 mila domande, che verranno lavorate entro il 30 settembre”.

Per Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, “l’IA deve essere utilizzata a supporto delle attività dell’essere umano. Siamo pronti ad accogliere questa tecnologia ma soltanto se rispetterà l’autonomia culturale dell’essere umano e il principio della responsabilità.

Temo, infatti, che si possa creare un’area di irresponsabilità, entrando in una zona grigia dove viene meno uno dei principi fondamentali della società, quello dell’individuazione dei responsabili delle decisioni”.

Andrea De Bertoldi (commissione Finanze della Camera dei Deputati), ha sottolineato: “Sull’Intelligenza Artificiale c’è bisogno di un progetto a sostegno delle imprese.

Oggi questo strumento è utilizzato dal 6 per cento delle imprese italiane, contro l’8 dei paesi europei: c’è un divario evidente verso una tecnologia che è un’opportunità formidabile per le pmi e va sfruttata appieno. Ma è evidente che, prima di tutto, deve essere tutelato il primato dell’uomo rispetto alla tecnologia”.

Alberto Luigi Gusmeroli (presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera), ha evidenziato: “Quello dell’IA è un tema simile a quello di oltre trent’anni fa, quando si passò dalla manualità ai computer.

È fondamentale che però, questa volta, la tecnologia sia migliorativa della qualità della vita di professionisti e cittadini. Bisogna governare l’IA, che può dare numerosi vantaggi, penso alla lotta alla contraffazione per la tutela del Made in Italy”.

Secondo Mauro Del Barba (segretario della Commissione Finanze a Montecitorio), “l’IA non sostituirà mai il lavoro dei dottori commercialisti. I cambiamenti che abbiamo davanti non sono noti, ma è nota la dinamica con cui avverranno: in pochi minuti avremo disponibili processi lavorativi per cui oggi servono giorni. Occorrono quindi grande consapevolezza e formazione, mentre la politica deve garantire che questi processi siano accessibili per tutti”.

Nel corso dei lavori sono intervenuti Michele Conti (sindaco di Pisa), Stefano Sartini (presidente ODCEC Pisa), Maurizio Masini (consigliere nazionale CNDCEC), Michele Pirotta (vicepresidente Cassa Dottori Commercialisti), Guido Rosignoli (vicepresidente Cassa Ragionieri), Francesco Baicchi (presidente UGDCEC Pisa), Claudio Siciliotti (past president CNDCEC), Emanuele Serina (consigliere segretario UNGDCEC).

Alla tavola rotonda sull’impatto dell’intelligenza artificiale sulle imprese e sulle professioni erano presenti Fabrizio Escheri (consigliere CNDCEC), Niccolò Abriani (Ordinario di Diritto Commerciale Università di Firenze), Claudio Sica (presidente commissione Digitalizzazione UNGDCEC), Claudio Rorato (direttore dell’Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, Politecnico di Milano), Matteo Balestra (giunta UNGDCEC).

Nel pomeriggio, lo speech di Alberto Mattiello (futurist, autore, imprenditore e kenyote speaker), seguito da un momento dedicato ai casi pratici e analisi critiche delle applicazioni tecnologiche al servizio del fattore umano, con Pier Luigi Marchini (presidente Comitato Scientifico Fondazione Centro Studi UNGDCEC), Federico Iannella (Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, Politecnico di Milano), Andrea Prati (Ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni).

In chiusura, tavola rotonda moderata da Francesco Puccio (presidente Fondazione Centro Studi UNGDCEC) con i presidenti degli Ordini dei dottori commercialisti territoriali Luca Asvisio (Torino), Marcella Caradonna (Milano), Enrico Terzani (Firenze), Angelo Vaccaro (Pistoia), Francesco Poddighe (presidente Associazione Alto Tirreno) e Andrea Puccio (Founding Partner Puccio Penalisti Associati).