ROMA – “È necessario costruire una difesa comune europea, non per usarla in attacco, ma per prevenirlo, nel caso possa venire da qualcuno che impazzisce“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo in collegamento a ‘Mattino 5’. “Costruire una difesa significa dare sicurezza ai Paesi- ha continuato Crosetto- Il requisito per avere una vita ordinata, una democrazia, una vita normale in ciascuna nazione è avere la sicurezza. Noi dobbiamo costruire una difesa mettendo insieme tutte le risorse europee perché da soli non abbiamo né abbastanza uomini né abbastanza strutture. Dobbiamo mettere insieme l’esercito italiano con quello tedesco, francese, olandese, spagnolo ecc. E dobbiamo metterli in grado di operare insieme se ce ne fosse bisogno, come fa la Nato ad esempio, facendoli lavorare insieme. Questo è il modo principale per avere sicurezza e per evitare la guerra. L’Europa non l’ha mai fatto perché ci siamo accontentati che lo facessero gli americani, avevamo il fratello grosso e potente e ci difendeva lui. Gli americani ci stanno dicendo che non è detto che ci difenderanno anzi, hanno altri interessi. Il loro confronto nei prossimi anni sarà con la Cina e non con la Russia e quindi ci dicono: ‘Se avete un problema con la Russia iniziate a pensarci voi’. L’Europa da questo punto di vista dovrà fare un ragionamento e fare delle scelte che non sono coraggiose ma molto banali. Investire in difesa significa investire in sicurezza e in pace. Dobbiamo iniziare a farlo da soli, non lo abbiamo mai fatto, dobbiamo superare un gap di decine di anni”.
LEVA MILITARE, CROSETTO: SERVONO PROFESSIONISTI
Alla domanda se in questo contesto abbia senso riesumare la leva militare, Crosetto ha risposto: “Le guerre che si stanno combattendo sono fatte da professionisti. Non si può pensare di prendere dei ragazzi, fargli fare un anno di leva, poi accantonarli e nel caso richiamarli se dovesse scoppiare qualcosa di grave. Bisogna avere Esercito, Marina e Aereonautica fatta di professionisti che fanno quello e sacrificano la loro vita per quello. E poi, in caso di una gravità assoluta, avere una riserva si può richiamare, una riserva di semi professionisti come ce l’hanno Israele o la Svizzera ad esempio”. Sul tema degli attacchi ucraini contro la Russia con armi americane, il ministro ha detto: “Non penso ci siano stati ancora attacchi da parte dell’Ucraina in Russia anche perché la lettura che è stata data in Italia è stata un po’ enfatizzata. Gli americani hanno autorizzato l’utilizzo delle loro armi solo verso un unico obiettivo specifico in Russia che è quello da cui partono gli attacchi missilistici verso l’Ucraina. Quindi non in modo totale verso la federazione russa, estensivo, come qualcuno ha cercato di dire. Noi abbiamo tenuto la posizione che abbiamo da due anni, quella di dire: abbiamo fornito aiuti all’Ucraina per difendersi dagli attacchi russi, abbiamo consentito all’Ucraina di utilizzare i nostri aiuti sul territorio ucraino per impedire ai russi di continuare quello che stanno facendo. Mentre noi parliamo stanno cadendo centinaia di ordigni, oltre 10.000 granate al giorno cadono sull’Ucraina, per cui stiamo aiutando il Paese a difendersi da questo tipo di attacchi, non vogliamo che ci sia un’escalation ulteriore perché il mondo non ne ha bisogno, stiamo cercando da sempre, a fianco agli aiuti, di aprire un tavolo di negoziazione, di convincere la Russia a partire con una tregua, come abbiamo fatto con Israele, per poi iniziare un dialogo che consenta di ripristinare il diritto internazionale e di ridare all’Ucraina la dignità di uno Stato libero e non in guerra”.
“La Russia- ha continuato Crosetto- sa benissimo che se la Nato volesse potrebbe colpirla, sa benissimo che la Nato è una cosa diversa dall’Ucraina, non c’è bisogno di convincere nessuno. C’è bisogno di far capire alla Russia che questa guerra non deve continuare, che ha molto da rimetterci, anche se è più grande e più forte dell’Ucraina. Purtroppo nelle guerre contano il numero di uomini e la capacità di produzione militare, e la Russia ha molti più uomini, per Putin la vita dei suoi uomini conta molto meno di quanto conta per Zelensky o in Occidente. Per cui la Russia ha dei vantaggi rispetto all’Ucraina, lo sappiamo tutti e dobbiamo impedire alla Russia di pensare di poter conquistare ogni nazione più debole, perché altrimenti finita l’Ucraina toccherà a un’altra nazione e non è questo l’equilibrio che può governare il mondo nei prossimi anni. O lo governa il diritto internazionale o la legge del più forte. Se lasciamo passare quest’ultima idea vi informo che noi non siamo tra i più forti”. Infine, in riferimento alle parole del presidente francese Emmanuel Macron, sulla possibilità che la Nato mandi soldati sul territorio russo, Crosetto ha sottolineato: “Il problema è che siamo tutti in campagna elettorale per le europee, e io non do particolare significato alle dichiarazioni nelle settimane prima della campagna elettorale, bisogna vedere cosa si dirà nei giorni successivi. La Nato però non decide su scelta di una nazione ma riunendosi, votando, coinvolgendo tutte le nazioni e non ha mai preso una decisione di questo tipo. Infatti la dichiarazione è stata smentita anche da molti altri Paesi nei giorni successivi”.
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