sabato, Luglio 27, 2024

Giornata ambiente, Coldiretti: 28% Italia rischia desertificazione

AttualitàGiornata ambiente, Coldiretti: 28% Italia rischia desertificazione

Ma anche sottoposta a violenti eventi climatici estremi
Roma, 5 giu. (askanews) – Oltre un quarto del territorio italiano (28%) è a rischio degrado e desertificazione, tra il calo della disponibilità di acqua e gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, come dimostrano i 908 eventi estremi che si sono abbattuti sull’Italia nei primi cinque mesi del 2024. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Ispra e Eswd diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra oggi, 5 giugno.
Lo scorso anno la disponibilità idrica del Paese è diminuita del 18% secondo Ispra e l’effetto si è fatto sentire soprattutto nelle regioni del Sud, dove il 2024 è stato sinora caratterizzato da una gravissima siccità con l’emergenza più grave che interessa la Sicilia. Ma problemi di siccità si sono registrati anche in Sardegna, Puglia, Basilicata con effetti devastanti in particolare sulla produzione di grano. A peggiorare le cose il fatto che il primo quadrimestre del 2024 è stato il più caldo di sempre, con una temperatura di 1,84 gradi superiore alla media storica, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr.
Al caldo anomalo si alternano violente ondate di maltempo, che nelle ultime settimane hanno colpito soprattutto nel Nord Italia. Degli oltre novecento eventi estremi quasi la metà (417) è rappresentata da nubifragi, ma ci sono state anche 132 grandinate e ben 69 tornado. “L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre – ricorda Coldiretti – vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm ma servono anche investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.

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