Fondazioni banche, crescono erogazioni, finanziate più di 21mila iniziative

ACRI pubblica 28° Rapporto annuale Fondazioni dati aggregati bilanci 2022

Patrimonio contabile totale 40,6 miliardi di euro (+0,8%), proventi finanziari 1.424,9 milioni di euro (-37,8%), rendimento del patrimonio 3,5% (5,7% nel 2021), avanzo di gestione 906,6 milioni di euro (-46,4%), attività di spesa 962,2 milioni di euro (+5,3%), spesa welfare 332,3 milioni di euro (34% del totale).

Sono questi i principali dati contenuti nel rapporto, che si riferisce ai bilanci complessivi 2022 delle 86 Fondazioni Bancarie italiane. Questi dati sono contenuti nel 28° Rapporto annuale, che presenta i dati aggregati dei bilanci 2022 delle Fondazioni Bancarie approvati dal Consiglio di ACRI.

“Siamo di fronte ad un andamento chiaramente negativo dei Mercati finanziari, determinato da uno scenario di crisi complesso, caratterizzato da pandemie, guerre, crisi energetica e inflazione”, ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente di ACRI

“Questo è dovuto all’approccio operativo attualmente prevalente in ogni Fondazione, in base al quale l’entità delle attività della Fondazione per l’anno in corso viene proiettata sulla base delle entrate dei 12 mesi precedenti”.

“Questo approccio ‘anticiclico’, unito ad un notevole fondo di stabilizzazione e agli accantonamenti derivanti dalla riduzione dell’imponibile dei dividendi, consente alla Fondazione di garantire un sostegno finanziario costante ai numerosi progetti socio-culturali attivi sul territorio”.

“La strategia della Fondazione si basa su un dialogo costante con il territorio, seguito dall’individuazione degli strumenti più efficaci per supportare le Istituzioni e il Terzo settore nello sviluppo e nell’implementazione di risposte tempestive e strategie per rispondere ai bisogni della comunità. L’obiettivo è promuovere il progressivo empowerment del territorio, favorito dall’offerta di risorse economiche diversificate e di competenze progettuali”.

Secondo il 28° Rapporto annuale, al 31 dicembre 2022 il patrimonio delle Fondazioni bancarie ammonta a 40,556 miliardi di euro, pari all’85% del passivo di bilancio, con un incremento di circa 319 mln di euro rispetto al 2021.

Il patrimonio delle Fondazioni ammonta a poco più di 47,6 miliardi di euro, con un incremento dello 0,5% rispetto alla fine del 2021 (47,4 miliardi di euro). La composizione generale delle attività è simile a quella degli anni precedenti, con le attività materiali che rappresentano il 4,7% delle attività complessive e le attività finanziarie (compresi i crediti finanziari e le disponibilità liquide) che rappresentano il 95,3%, le stesse cifre del 2021.

Le attività finanziarie totali sono aumentate di circa 1 miliardo di euro, con attività non correnti per un totale di 43,7 miliardi di euro (42,6 miliardi di euro nel 2021). Gli investimenti per missioni (RMI) ammontano a 4.639 milioni di euro, pari al 10% del totale delle attività e al 12% del patrimonio, sulla base dell’indagine di bilancio 2021 (rapporto quasi invariato rispetto al 2020).

Lo sviluppo regionale rimane un’area in cui le Fondazioni destinano la maggior parte delle loro risorse, con l’84% degli investimenti totali. Dal punto di vista economico, i proventi dell’esercizio 2022 sono scesi a 1.424,9 milioni di euro, il 37,8% in meno rispetto al 2021.

La gestione degli strumenti finanziari, che include l’utile netto da negoziazione titoli, per effetto delle valutazioni e dei flussi di interessi, ha ridotto in modo notevole il suo contributo al reddito totale, passando da 308,3 milioni di euro nel 2021 a 71,2 milioni di euro nel 2022. Anche gli altri proventi ordinari di natura non finanziaria e speciale sono diminuiti, passando da 270,7 milioni di euro nel 2021 a 147,2 milioni di euro nel 2022 (-45,6%).

Solo nove Fondazioni avevano una quota di partecipazione tra il 5% e il 50% e sei avevano una quota di partecipazione superiore al 50% (in conformità alle norme che regolano l’allentamento del controllo a favore delle Fondazioni di piccole dimensioni e di quelle con sede in regioni giuridiche speciali).

Il rendimento medio ponderato delle attività in questo lungo periodo è stato in media del 4,8% annuo, un dato particolarmente sorprendente se confrontato con altri benchmark nazionali e globali. La tendenza al ribasso è proseguita per quanto riguarda le spese operative, che sono diminuite del 7,2% rispetto all’anno precedente, passando da 240,7 milioni di euro a 223,3 milioni di euro.

Il deterioramento delle entrate si è riflesso anche nell’avanzo di esercizio, che è stato pari a 906,6 milioni di euro, con un calo del 46,4% al 2,2% rispetto al 2021. Il risparmio d’imposta prodotto nel 2022 è stato pari a circa 123,3 milioni di euro, viene accantonato dalle Fondazioni in un apposito fondo, destinato all’attività istituzionale.

L’attività erogativa nel 2022 è stata pari a 962,2 milioni di euro con aumento del 5,3% rispetto all’anno precedente. Un’analisi più approfondita dell’importo approvato per ciascun settore mostra che “Arte, attività culturali e patrimonio culturale” rappresenta la quota maggiore della spesa totale, con 246,9 milioni di euro (25,7% della spesa totale).

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa giovanile, che rappresenta l’8,8% della spesa totale, non è stato preso in considerazione nella precedente classifica in quanto si tratta di un intervento ‘trasversale’ che interessa più settori e che quindi merita una considerazione differenziata.

Al 2022, dopo sette anni di attività, il Fondo ha sostenuto 616 iniziative e coinvolto più di otto organizzazioni attraverso l’impresa sociale ‘Con i Bambini’, un ente attuatore individuato dall’ACRI e interamente finanziato dalla Fondazione Con il Sud.

Nel 2022, quindi, il settore del welfare, che integra i settori del volontariato, dell’assistenza sociale e della sanità pubblica, ha ricevuto complessivamente 247,7 milioni di euro. A questa risorsa finanziaria vanno aggiunti gli 84,6 milioni di euro che le 67 Fondazioni associate ad ACRI hanno specificamente destinato al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nel 2022.

Nel 2022, l’omonima impresa sociale, interamente controllata da ACRI ha pubblicato i primi due bandi rivolti ai NEET e alle giovani donne e ha selezionato 23 progetti, con uno stanziamento totale di 13 milioni di euro.

Giovanni Lombardi Stronati

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