Dl Cutro, stop lavori in commissione. Partita si riapre in Aula

Sul tavolo si ricomincia da emendamenti governo, centrodestra e Lega

Roma, 18 apr. (askanews) – La commissione Affari costituzionali del Senato non è riuscita a concludere l’esame del dl Cutro varato dal governo dopo la tragedia dei migranti sulle coste calabresi. A mezzogiorno, con una manciata di proposte di modifica votate sui circa 346 subemendamenti ai due maxi-emendamenti dell’esecutivo e senza neanche cominciare a dibattere del giro di vite sulla protezione speciale contenuta in un emendamento unitario del centrodestra, il presidente della commissione Alberto Balboni (Fdi) ha definito “inverosimile” poter concludere l’esame e ha riferito che si apprestava a chiedere l’approdo in Aula del decreto senza il mandato al relatore.

Il provvedimento è in calendario per le 16.30, prima con il voto sulle pregiudiziali presentate dalle opposizioni e poi con la discussione generale. In mattinata i lavori stavano procedendo un po’ più spediti rispetto a lunedì, ma le votazioni sono state poco più di una trentina e ora il cantiere delle modifiche verrà riaperto in Aula, come ha rimarcato lo stesso Balboni, il quale ha aggiunto di auspicare che quanto fatto in commissione possa essere “la base delle riflessioni” dei colleghi.

Un finale annunciato dopo che il provvedimento, il cui iter è stato avviato oltre un mese fa, ha visto le prime votazioni a ridosso delle feste di Pasqua e solo sui tre articoli meno divisivi, mentre sulla parte più contestata dai gruppi di minoranza i pareri del governo sono arrivati con il contagocce: i due maxi-testi firmati ‘esecutivo’ sono giunti giovedì 13 aprile e solo lunedì è ricominciato il voto, ad oltranza, caratterizzato dall’ostruzionismo delle opposizioni.

Se il governo non porrà la fiducia sul decreto, dovrà gestire l’Aula, con votazioni emendamento per emendamento. Sul tavolo ci saranno i due maxi-testi che il governo aveva depositato in commissione (sul potenziamento dei centri di prima accoglienza, sulla stretta su chi domanda la protezione internazionale, sui trattenimenti nei Cpr e i rimatri), il testo unitario del centrodestra sul giro di vite sulla protezione speciale, un emendamento annunciato dal ministero della Salute per istituire una postazione del 118 a Lampedusa ma anche proposte della Lega, secondo quanto puntualizzato dal capogruppo leghista Massimiliano Romeo, perchè ci sono altri “temi che devono essere affrontati”. Oltre, ovviamente, alle modifiche che tornerà a sollecitare la minoranza che saranno anche di più, secondo quanto si apprende, di quelle depositate in commissione.