Dignità autonome di prostituzione 2023

Dal 22 giugno al Castel Sant’Elmo di Napoli il nuovo allestimento “dedicato all’Amore” dello spettacolo di Luciano Melchionna

49 edizioni, oltre 450 repliche e circa 700.000 spettatori sono i numeri che sintetizzano il successo dello spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione” di Luciano Melchionna che torna in scena, con un nuovo allestimento, dal 22 giugno al 9 luglio al  Castel Sant’Elmo di Napoli.

Prodotta da Teatro Bellini di Napoli ed Ente Teatro Cronaca in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania e Castel Sant’Elmo – Novecento a Napoli, “questa edizione è dedicata all’amore – sottolinea il regista ed interprete Luciano Melchionna –  nell’accezione più estesa di questo termine.

Pace, rispetto, solidarietà, gentilezza, difesa dei diritti civili e denuncia di ogni tipo di violenza, sono i temi che i nostri attori proporranno ogni sera al pubblico che, come sempre, sarà libero di contrattare il prezzo di ogni singola ”prestazione”, scegliere cosa vedere e costruire così il proprio percorso emozionale nella “casa chiusa” dell’Arte”.

Circa 45 interpreti, di più generazioni, tra attori, performer, cantanti e musicisti animeranno le antiche mura del Castello che “continua ad essere protagonista della programmazione culturale della città di Napoli – si legge in una nota diffusa dalla Direzione regionale Musei Campania – offrendo i suoi straordinari spazi agli artisti ed al pubblico, per rinnovare l’incontro tra arti, cultura, storia e, perché no, svago e divertimento”.

Dignità Autonome di Prostituzione – Castel Sant’Elmo Napoli (foto Anna Abet)

L’originale format inventato da Luciano Melchionna con Betta Cianchini ripropone il suo irresistibile gioco teatrale, capovolgendo il segno negativo legittimamente attribuito al termine di “casa chiusa”, retaggio di altre epoche fortunatamente passate, offrendo oggi, in quello che è definito “bordello dell’Arte”, solo “pillole di piacere per la mente e per il cuore dello spettatore”, frammenti di teatro civile che, attraverso i tanti monologhi e le varie performance, anche “one-to-one”, compongono il composito canovaccio e la drammaturgia dello spettacolo.

“Storie di vita e sempre diverse  – aggiunge l’autore e regista – con qualche piccola eccezione per alcuni monologhi che nel tempo hanno conquistato il cuore del pubblico come, per citarne uno tra tutti, quello di Lia, personaggio amatissimo interpretato da Daniele Russo.

La sua storia e tutte le altre ritraggono tanti uomini e donne in lotta per la verità e in cerca della libertà di essere se stessi”. Storie che Luciano Melchionna raccoglie anche in un libro, “Mi sfugge di volare”, secondo volume dedicato ai  “mono-luoghi della Dignità” con le prefazioni di Pino Strabioli e Silvia Acocella, di  prossima pubblicazione per i tipi di ChiPiùNeArt Edizioni.

Dopo qualche ora e tante “pillole di piacere”, vendute e comprate, “Papi” (ovvero proprio Luciano Melchionna) richiama tutti, “clienti e prostitute”, per una coinvolgente “Festa della Vita”, il corale momento finale dello spettacolo in cui tutti insieme “torniamo agli albori – conclude il regista – spogliandoci di ogni opportunismo ‘produttivo’, rotolandoci nel fango delle emozioni”.

Dignità Autonome di Prostituzione – Castel Sant’Elmo Napoli 2023