Dal Friuli due nuovi presìdi Slow Food: il Malon e la Bianchera

Rispettivamente una zucca e una cultivar di olivo

Roma, 28 mar. (askanews) – Dal Friuli-Venezia Giulia arrivano due nuovi Presìdi Slow Food: sono il malon, una zucca a pasta bianca coltivata nelle valli del Natisone utilizzata sia in cucina sia per l’alimentazione degli animali, e la Bianchera, la cultivar di olivo regina del litorale triestino e del Carso.

Gli olivi di varietà Bianchera sono caratterizzati da lunghi rami fruttiferi, con foglie di media grandezza, strette, lunghe e lanceolate. La raccolta si effettua a mano. In tutta la regione Friuli-Venezia Giulia, la superficie destinata all’olivicoltura si aggira intorno ai 300 ettari, di cui circa 45 nella provincia di Trieste. Numeri ridotti, oltre che per le dimensioni contenute del territorio, anche a causa di due annate particolarmente rigide, il 1929 e il 1985, nelle quali le gelate danneggiarono molte piante.

Dalle valli del Natisone, che da Cividale del Friuli si sviluppano a ventaglio in direzione nord-est, arriva il malon, una zucca a pasta bianca dalla forma cilindrica-tondeggiante e la buccia liscia, può raggiungere una lunghezza di circa 40-50 centimetri e un diametro di 30-40. Un alimento usato non solo per l’alimentazione degli esseri umani, ma anche degli animali. I Presìdi Slow Food dell’oliva Bianchera e del malon sono sostenuti dalla Regione Friuli-Venezia Giulia.