Dal Canyoning al Bike trail, alla scoperta dell’altra Giordania

L’offerta si amplia in attesa ritorno turisti post crisi area

Giordania, (askanews) – Nonostante il calo di presenze per il conflitto tra Israele e Palestina, la Giordania continua ad essere una destinazione molto amata dai turisti italiani. Chescelgono non solo le mete classiche come il Wadi Rum, con il suo paesaggio desertico tra i più famosi del mondo o le escursioni tra le meraviglie di Petra ma vanno alla scoperta di nuovi itinerari ed esperienze più a diretto contatto con le comunità locali. Per rispondere a questa crescente domanda di scambio autentico con la gente del posto, il governo ha sviluppato le cosiddette “Destinazioni Baraka”, oltre 250 esperienze gestite dagli abitanti del luogo, lungo nuovi itinerari spesso meno frequentati dai visitatori. Come nella zona di Umm Qais, al confine settentrionale giordano, dove a poca distanza dal sito archeologico i visitatori possono scorgere – magari pedalando in bicicletta – le alture siriane del Golan e il lago di Tiberiade, dove secondo i Vangeli Gesù camminò sulle acque. In quest’area si può pranzare nella casa di una chef locale, visitare i laboratori artigianali di cooperative di donne, scoprire i segreti dell’apicoltura. E’ proprio da Umm Qais, l’antica Gadara, che parte il percorso cicloturistico del Jordan Bike Trail, che ha riscosso l’interesse degli operatori alla recente Fiera delCicloturismo di Bologna. Per gli escursionisti, sullo stesso asse, si snoda per circa 700 chilometri da Nord fino alla località balneare di Aqaba, il Jordan trail.Diversificare l’offerta, anche con attività sportive e all’aria aperta, oltre che le visite nei luoghi Patrimonio Unesco dell’Umanità. E’ questa la politica del Regno hashemita, che hal’obiettivo di tornare al più presto a superare le presenze record registrate lo scorso anno, quando il Paese ha accolto oltre 127mila turisti italiani, in crescita del 42% sul 2019, ilmigliore anno pre-pandemia, il Jordan tourism board è impegnato in una campagna per rassicurare il pubblico sulla situazione della sicurezza. E in effetti, con il suo tranquillo tran tranquotidiano, il Paese appare placido e ospitale, sia nella caotica capitale Amman sia nelle destinazioni più battute dai turisti. Le autorità promuovono la Giordania nelle fiere del turismointernazionale e sostenendo gli operatori in un momento di rallentamento delle prenotazioni attraverso incentivi e attività promozionali, anche attraverso il co-branding. In Italia è incorso una campagna pubblicitaria nelle metropolitane di Milano, Roma, Genova, Brescia, per mostrare che la situazione nel Paese è di normalità.Tra le esperienze più apprezzate, lo spettacolare giro in mongolfiera sul deserto del Wadi rum, un sorvolo mozzafiato nel silenzio sullo scenario naturale che è stato set di numerosifilm. Oppure il canyoning nel Wadi Mujib, dove si può ripercorrere per chilometri, attraverso passaggi scoscesi e incastri di luce, il fiume che sfocia nel Mar Morto. Il governo investe anche nei segmenti del turismo religioso e del turismo naturalistico, in particolare nelle aree protette e nei parchi nazionali, e nel turismo del benessere, che viene praticato nei resort sul mar Morto e di Aqaba.L’Italia e la Giordania sono collegati da voli quotidiani delle compagnie Royal Jordanian, Ryan Air, Wizz Air.