domenica, Settembre 8, 2024

Da Kamala Harris pressing per fine-guerra, ma Israele non ci sta

MondoDa Kamala Harris pressing per fine-guerra, ma Israele non ci sta

ROMA – “Non si può diventare insensibili alla sofferenza di Gaza”, parola di Kamala Harris, vice presidente Usa, riportate dai media americani, dopo l’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca, primo test di “politica estera” per la neo candidata alla presidenza. Secondo Harris “c’è speranza” per arrivare a un accordo che “è ora di concludere. E’ tempo che questa guerra finisca – sono le parole di Harris riportate dalla Cnn – e finisca in un modo in cui Israele sia sicuro, tutti gli ostaggi vengano rilasciati, la sofferenza dei palestinesi a Gaza finisca”. E l’assicurazione che resta “impegnata a una soluzione a due stati”. Insomma, “Israele ha il diritto di difendersi, ma come lo fa è importante”.

Quindi il resoconto dell’incontro dalle parole dirette della Vice presidente affidato a X: “Oggi ho avuto un incontro franco e costruttivo con il Primo Ministro Netanyahu su un’ampia gamma di questioni, tra cui il mio impegno per la sicurezza di Israele, l’importanza di affrontare la crisi umanitaria a Gaza e l’urgente necessità di concludere il cessate il fuoco e l’accordo sugli ostaggi”.

LA REAZIONE DI ISRAELE: “LE FRASI DI HARRIS DANNEGGIANO LE TRATTATIVE PER IL RILASCIO DEGLI OSTAGGI”

Le dichiarazioni di Harris non sono state prese con il sorriso dalla controparte israeliana, in particolare le parole sulla “grave crisi umanitaria” a Gaza e sulla necessità di “porre fine alla guerra”, frasi che “danneggiano le trattative per il rilascio degli ostaggi” e sono “da respingere entrambe“. Lo ha detto, citato dai media, un funzionario israeliano secondo cui, nell’incontro il premier Benyamin Netanyahu ha offerto alla Harris un resoconto “dettagliato e fattuale” della situazione sul campo a Gaza che ha contraddetto le affermazioni della vice presidente “sulla crisi alimentare, la sofferenza dei civili e l’elevato numero di innocenti uccisi”.

Non solo: anche il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha criticato la vicepresidente americana Kamala Harris che ha esortato il primo ministro Benjamin Netanyahu a “concludere l’accordo” per restituire gli ostaggi a Israele e fornire aiuti ai cittadini della Striscia di Gaza devastata dalla guerra. E ancora, alza il tono su X anche il ministro israeliano esponente dell’estrema destra Itamar Ben Gvir: “Non ci sarà nessuna tregua, signora candidata”, riferisce rispondendo alle parole della vicepresidente americana riguardo alla necessità di chiudere un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.

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LEGGI ANCHE: Netanyahu incontra Biden: il presidente spinge per il cessate il fuoco a Gaza

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