Credem, nel III trimestre utili quasi raddoppiati a 439 mln

Cda propone uso opzione tassa extra profitti su aumento riserve

Roma, 8 nov. (askanews) – Utili netti praticamente raddoppiati nel terzo trimestre a Credem, a 439 milioni di euro (+94,2%). Con un comunicato diffuso a seguito dell’approvazione dei conti da parte del Cda, la banca emiliana riporta un ritorno sul capitale al 17,2% e rivendica indicatori di solidità patrimoniale “ai vertici del sistema in Italia e in Europa”: il coefficiente Cet1 a livello di gruppo bancario si è attestato al 16,2% e la banca dispone di un margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza pari a 1,4 miliardi di euro.

Il Credito Emiliano riferisce inoltre che l’incidenza dei crediti problematici sul totale si ferma al 2,7% (Gross Npl Ratio), sotto la media delle banche italiane Ue. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e impieghi netti è pari allo 0,94%.

I conti approvati dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, hanno confermato l’efficacia dell’approccio strategico del gruppo, si legge, basato su un’ampia diversificazione delle fonti di ricavo e capace di generare valore e benessere sostenibili nel tempo, si legge. “Gli ottimi risultati conseguiti sono frutto delle nostre scelte strategiche e di un modello di business sempre più omnicanale, diversificato, digitale, sostenibile e attento ai bisogni della clientela”, ha dichiarato Angelo Campani, direttore generale Credem.

Infine, sulla cosiddetta tassa sugli “extra profitti”, che per il Gruppo Credem ammonta a circa 38 milioni di euro, i Cda di Credem e di Credem Euromobiliare “avvalendosi dell’opzione prevista hanno deliberato di proporre alle rispettive Assemblee di destinare a riserva non distribuibile un importo di circa 92,1 milioni di euro per Credito Emiliano e circa 2,9 milioni di euro per Credem Euromobiliare Private Banking, pari a 2,5 volte l’ammontare dell’imposta, in luogo del versamento della stessa”.