Confagricoltura: salario minimo legale, il problema sta nei contratti pirata

Continuare l’impegno sull’importanza dei contratti di lavoro

“Salario minimo, credo nei contratti sindacali. Quando decido le tariffe orarie con i rappresentanti dei lavoratori, credo che quelle tariffe orarie siano eque”.

“Un elemento su cui dobbiamo lavorare è l’importanza del contratto di lavoro. Il problema sta nel ‘contratto pirata’”. Lo ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricultura, a margine del convegno di Rimini.

“Anche nel settore agricolo ci sono una serie di soggetti che si presentano alle porte delle aziende. Si pongono in veste giuridica e si autoproclamano, quindi non sono necessariamente ‘aziende’, e fanno proposte molto favorevoli che smantellano le trattative tra le Associazioni che rappresentano le imprese e i Sindacati che rappresentano i lavoratori”.

“Oggi, purtroppo, la domanda non sempre corrisponde all’offerta e il mondo grigio è spesso uno spazio incuneato da contratti che non richiamano né i contratti agricoli né i contratti del commercio: le aziende che hanno un basso costo del lavoro sono più competitive di altre imprese che rispettano i contratti di lavoro con i Sindacati che rappresentano i lavoratori”.

“Determinare un salario minimo non significa nulla – ha concluso Giansanti – perché per definire tutti i livelli e le scale è necessario indicare anche il salario massimo: ecco perché la centralità va data alla contrattazione”.

Ciro Di Pietro

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