Commercio, Confesercenti: l’inflazione pesa sui consumi e allontana la ripresa

Il carovita incide, in particolare, sulle imprese del piccolo dettaglio

“L’inflazione continua a pesare sui portafogli delle famiglie, che continuano a spendere di più per comprare di meno e a incidere negativamente sulle vendite, secondo i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica). E il carovita, in particolare, colpisce le piccole imprese al dettaglio, le più penalizzate”.

“Dall’inizio dell’anno, si stima il crollo delle vendite di almeno 6,5 punti percentuali.Se confermato per tutto l’anno 2023, tenderà a comportare una perdita di 12 miliardi di vendite nei 12 mesi”. Così Confesercenti in una nota.

“L’indagine conferma la dinamica in cui le quantità acquistate sono ridotte nonostante la significativa crescita della spesa a valore. Nel complesso, se si tiene conto dell’intero periodo da 1 mese a 8 mesi, infatti, si registra una diminuzione del 4,1% in volume, a fronte di un aumento del 3,8% in valore”.

“Una riduzione che comporterebbe il crollo delle imprese che operano in regioni più piccole: secondo la nostra valutazione, un aumento dell’1,3% delle vendite equivale a una perdita di almeno 6,5 punti percentuali”.

“Uno scenario allarmante in cui un rallentamento dei consumi distorce le prospettive di ripresa della nostra economia: un continuo calo della occupazione indipendente nella prima metà del 2023 e un saldo negativo di aperture e chiusure di imprese”- ha affermato Confesercenti.

Ciro Di Pietro

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