Come uscire dal conflitto mediorientale

Il forum si terrà venerdì 24 novembre 2023 alle ore 19,00 presso la Sala Valeriano a Napoli, in Piazza del Gesù, 2

Da quel terribile 7 ottobre in cui terroristi di Hamas hanno attaccato Israele, uccidendo in un sol giorno 1.400 civili catturando e prendendone in ostaggio altri 242, la risposta israeliana a tanta gratuita violenza diviene non proporzionata a uno stato democratico e di diritto.

Nel conflitto si è assistito finora a un continuo schierarsi da una parte e dall’altra senza che si possa fare un approfondimento sulle origini del contesto geo-politico per comprendere le ragioni di questa guerra e individuare possibili mediazioni diplomatiche e politiche.

Le voci di Papa Francesco, Turchia, alcuni Paesi arabi moderati, Unione Europea e Stati Uniti di fronte a questa tragedia dell’umanità, che colpisce entrambi i due popoli, sono sopraffatte dal fragore delle armi, che hanno annientato la forza del dialogo. Ma la violenza in risposta alla violenza genera solo altra violenza.

L’associazione “Centro Culturale Vittorio Liberti SJ” ha organizzato un incontro su “Come uscire dal conflitto mediorientale” che si terrà venerdì 24 novembre alle ore 19 presso la Sala Valeriano a Napoli, in Piazza del Gesù, 2.

Parteciperanno all’incontro Giovanni Conzo (procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Roma), Padre Guglielmo Pireddu (parroco Immacolata al Gesù Nuovo), Padre Luigi Territo (Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale), Settimio Stallone (ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali Università degli Studi “Federico II”), Giuliana Martirani  (ordinario di Geografia Politica ed Economica Università degli Studi “Federico II”), Abuna Raed (Patriarcato Latino di Gerusalemme). Modera il dibattito Vincenzo Perone (inviato della Rai Tgr Campania).

Il “Centro Culturale Vittorio Liberti SJ” è un’associazione che ispirandosi ai principi della solidarietà umana si adopera per realizzare un mondo nuovo, fondato sulla giustizia e sulla solidarietà, per combattere le disuguaglianze sociali, le guerre e l’ingiustizia ambientale.

La condivisione di questa visione si traduce in prassi concreta con un’attenzione particolare alle persone deboli e alle tematiche sociali, politiche e culturali di stringente attualità.