CISL, Sbarra: serve salario minimo, è una questione di urgenza nazionale

Interventi condivisi e coordinati con le parti sociali

“La questione salariale va affrontata come un’emergenza nazionale e richiede un ampio ventaglio di interventi condivisi e coordinati con le parti sociali, attraverso nuove politiche dei redditi e accordi di tipo camerale come quelli di 30 anni fa”. Lo ha detto il leader della Cisl Luigi Sbarra alla tavola rotonda su “Salari, competenze e partecipazione” che si è tenuta oggi a Roma.

“La direttiva europea sui salari minimi e l’OCSE affermano chiaramente che il modo più efficace per garantire una retribuzione dignitosa è l’estensione e il rafforzamento della contrattazione. E solo se il tasso di applicazione è inferiore all’80% (98% in Italia), intervenire sulla legislazione come misura secondaria”.

“I salari minimi sono necessari, ma devono derivare dal trattamento economico complessivo dei contratti più applicati, comprese le numerose tutele e i diritti che devono essere garantiti ai lavoratori, settore per settore”.

Sbarra è tornato sulla proposta della CISL di una legge sulla partecipazione dei lavoratori. “Questa è la legge di cui abbiamo bisogno, una legge che incoraggi la partecipazione alla gestione, all’economia e alle forme di organizzazione, una legge che non impone nulla. A tal proposito stiamo raccogliendo le firme per attuare l’articolo 46 della Costituzione” – ha concluso.

Ciro Di Pietro

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