CISL: salario minimo necessario ma deve essere di natura contrattuale

Legge rimandi ai contratti, non determini arbitrariamente soglia 

“Il salario minimo ha lo scopo di sostenere la crescita del reddito, ma deve essere strettamente contrattuale. La legge deve fare riferimento al contratto federale, e non fissare arbitrariamente il salario minimo”.

“Le imprese possono raggiungere la soglia legale solo recedendo dai contratti. Di conseguenza, le dinamiche salariali innescheranno una spirale discendente, soprattutto per i livelli salariali medio-alti”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, in un colloquio al quotidiano La Stampa.

Per il leader Cisl, l’obiettivo deve essere quello di potenziare e ampliare la contrattazione. “Attraverso l’INPS possiamo dimostrare un accordo forte”, ha detto. “Possiamo raggiungere un accordo su questa proposta entro 48 ore”.

Ha aggiunto che “i salari minimi sono bassi solo in alcuni comparti dove i sindacati dei datori di lavoro rifiutano il diritto di negoziare, e in alcuni casi non vengono rinnovati per 8 e 13 anni”, che i contratti pubblici e privati devono essere rinnovati alla loro scadenza e che il Governo deve “scoraggiare gli aumenti salariali sia a livello nazionale che aziendale, e azzerare la tassazione dei premi di risultato e degli accordi di welfare”.

Secondo il segretario generale Cisl, i livelli di inflazione che erodono il potere d’acquisto delle famiglie devono essere contrastati con “nuove politiche dei redditi attraverso la riforma fiscale, la lotta alla speculazione, il controllo dei prezzi e delle tariffe, il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il miglioramento delle relazioni industriali e il sostegno alla partecipazione delle imprese”.

Per quanto riguarda i cosiddetti contratti pirata firmati dai piccoli sindacati senza rappresentanza, Sbarra è convinto che la soluzione non sia una legge sulla rappresentanza.

“È facile individuare gli accordi di comodo se ci riferiamo a quelli più diffusi. Bisogna spingere sulle ispezioni, obbligare le aziende a comunicare i dati e mettere in busta paga i codici degli accordi applicabili”. “Il Ministero del Lavoro e l’INPS hanno i mezzi per risolvere il problema”, ha sostenuto.

“Noi difendiamo l’idea che la libera contrattazione e le relazioni industriali rimangano l’autorità in materia di salari. Se c’è una critica da fare, è nei confronti di chi vuole ‘istituzionalizzare’ i sindacati tra gli aderenti al diritto rappresentativo”.

Per quanto riguarda il rapporto con l’esecutivo Meloni, la Cisl ha apprezzato la disponibilità a collaborare con il sindacato per modificare la Legge Fornero.

‘Nei prossimi giorni inizieranno i tavoli tecnici, dove attendiamo la prova dei fatti. Ci siamo mobilitati a maggio con l’obiettivo di riprendere il confronto con il Governo su una serie di questioni, cosa che abbiamo fatto. Intendiamo valutare i risultati, senza sconti”, ha concluso.

Ciro Di Pietro

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