Cina, SCMP: l’ideologo del Pcc Wang Huning sarà promosso

Diventerà presidente del Congresso nazionale del popolo
Roma, 18 ott. (askanews) – All’interno delle sale in cui si tiene il XX Congresso del Partito comunista cinese, a Pechino, cominciano a emergere i primi nomi dei vertici della nomenklatura che attornierà il presidente Xi Jinping nel suo terzo mandato come segretario del partito. Il South China Morning Post scrive oggi che Wang Huning, considerato l’ideologo del Pcc, verrà nominato presidente del Congresso nazionale del popolo, il “parlamento” cinese. Wang è considerato un intellettuale, finora ritenuto più adatto alla vita accademica che a quella politica. La sua sarà una delle rare conferme nella squadra più vicina al presidente, in un momento in cui il leader intende mettere molto sangue nuovo nei gangli vitali del partito, cioè il Comitato permanente del Politburo, il Politburo stesso e il Comitato centrale. Attualmente Wang è il quinto nella gerarchia del potere cinese. Ma, se davvero dovesse diventare il presidente del Congresso nazionale del popolo, la sua sarebbe una promozione a un ruolo più elevato, perché questa mansione è di solito svolta dal numero due o tre della gerarchia. Wang è ovviamente già ora membro del Comitato permamente del Politburo, il sancta sanctorum del potere cinese, e sarà quindi un simbolo di continuità in un rimpasto che, stando a quanto è finora emerso dal congresso, sarà più ampio del previsto: si ritireranno almeno quattro dei sette membri del Comitato permanente e metà dei componenti del Comitato centrale. I nomi del nuovo Comitato permanente dovrebbero essere svelati domenica nella conferenza stampa post-congressuale, dopo la prima riunione del nuovo Comitato centrale del Partito. Tra i nuovi alti papaveri ci sarà anche un nome fresco per il rango di primo ministro, visto che Li Keqiang ha annunciato già che non manterrà questo ruolo. Wang è considerato uno degli architetti dell’ideologia di Xi, del concetto di “sogno cinese”, dell’idea di rinnovamentio (ringiovanimento) della civiltà cinese. Ma è stato anche uno degli ideologi dietro la “Teoria delle tre rappresentanze” e della “Visione scientifica dello sviluppo”, che sono i nomi con cui sono conosciute le innovazioni ideologiche portate dai due precedenti presidenti, Jiang Zemin e Hu Nintao. Prima di entrare nel sancta sanctorum del potere nel 2017, Wang è stato per 15 anni il capo dell’Ufficio centrale di ricerca sulla politica, che è il think tank ufficiale di Pechino.