L’ambasciata russa: “Macché ‘pacifisti’, in piazza a Roma solo militaristi”

ROMA – Militaristi travestiti da “pacifisti”: questa l’accusa rivolta dall’ambasciata di Russia in Italia nei confronti degli organizzatori del sit-in di ieri a Roma nei pressi della sede diplomatica. IL POST SUL SIT-IN La presa di posizione è affidata a un post pubblicato su Facebook. “Se la pace è riconosciuta come possibile solo alle condizioni

VIDEO | A Roma sit-in davanti all’ambasciata russa: “Con la resistenza ucraina per una pace giusta”

ROMA – Solo il sostegno alla “resistenza” dell’Ucraina può portare a un ritiro delle truppe russe e a una pace “giusta”: questo il messaggio di un sit-in tenuto in serata a Castro Pretorio, a Roma, presso l’ambasciata di Mosca in Italia. A partecipare, accogliendo l’invito di associazioni e realtà di impegno civico, sia attivisti che

In Ucraina torna la paura dei missili russi: “A Zaporizhzhia si vive in cantina”

ROMA – “Mia cognata non ha neanche la forza di parlare. Da cinque giorni non dormono, vivono in cantina coi bambini piccoli per paura dei bombardamenti. Sono nervosi, hanno anche finito le medicine. Stanno vivendo uno shock enorme”. È stanca, Natalia, rifugiata ucraina da mesi in Italia. L’agenzia Dire la contatta poiché originaria di Zaporizhzhia

La Russia arresta otto persone per l’esplosione del ponte in Crimea

ROMA – Le autorità di Mosca hanno comunicato l’arresto di otto persone in relazione all’attacco che sabato scorso ha distrutto il ponte di Kerch che collega la Russia continentale alla penisola di Crimea. Dell’azione viene accusata l’Ucraina. Stando a quanto riportato dall’agenzia locale Tass, “il Servizio di sicurezza federale, insieme al comitato investigativo, ha stabilito

La presidente dell’Europarlamento Metsola: “Fornire armi pesanti all’Ucraina”

di Alessio Pisanò ROMA – “Gli ucraini devono essere in grado di difendere se stessi e, di riflesso, anche noi: in questa nuova e pericolosa fase di guerra, hanno bisogno di armature più pesanti e di sistemi di difesa che consentano loro di sopravvivere e solo se l’Ucraina sarà in grado di difendersi da sola