Borse Europee in leggero rialzo dopo l’inflazione Usa, Milano +0,38%

Spread Btp-Bund cala in area 181 pb, seduta positiva per i bancari e Iveco

I dati sull’inflazione negli Stati Uniti hanno superato le aspettative per marzo, ma le Borse Europee sono scese al di sotto dei massimi della sessione grazie alla posizione prudente di Wall Street. A Milano, il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,38% a 27.629,34 punti e l’All Share lo 0,32% a 29.808,73 punti. Francoforte ha incassato un +0,32%, Londra +0,47%, Parigi +0,09% e Madrid +0,40%.

Nel marzo 2023, l’inflazione statunitense è crollata al livello più basso da maggio 2021, +5% su base annua, rallentando dal +6% record di febbraio e battendo la previsione del +5,2%.

Sorpresa apprezzata dagli analisti che mantengono cautela e prudenza, il dato sull’inflazione core (CPI), nonostante il rallentamento su base mensile di marzo, rimane forte su base annua è salita al 5,6% dal precedente 5,5%.

Si propende quindi a ritenere che la Fed manterrà la prospettiva di un nuovo rialzo del costo del denaro di 25 punti base alla prossima riunione di maggio portando i tassi di riferimento al 5% – 5,25%, per rivedere poi le proprie strategie monetarie e interrompere il percorso di rialzo dei tassi di interesse.

Dopo l’accelerazione iniziale dei dati, gli indici europei hanno così ridotto i guadagni seguendo i segnali in arrivo da Wall Street. Tra i titoli a maggior capitalizzazione di Piazza Affari i progressi più consistenti sono stati quelli dei bancari UniCredit (+2,65%), Bper (+1,91%), Mps (+1,68%) e di Iveco (+1,94%).

Vendite, viceversa, su StM (-1,65%), Poste Italiane (-0,9%), Amplifon (-0,71%), Leonardo (-0,66%). Sul versante dei titoli di Stato lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali è sceso in area 181 punti base con il rendimento del decennale italiano al 4,13%.

Giovani Lombardi Stronati