Bimba di 4 anni cade dal quarto piano, dimessa: “Un piccolo miracolo”

BOLOGNA – Dopo poco più di due settimane in ospedale è stata dimessa la bambina di quattro anni che lo scorso 6 aprile a Modena è caduta dal balcone di casa al quarto piano. Un “piccolo miracolo”, lo definisce il Policlinico modenese, che “ci ha reso tutti felici”. La piccola è arrivata al Pronto soccorso lo scorso 6 aprile, trasportata d’urgenza dall’ambulanza del 118, con una contusione alla milza e al pneumotorace sinistra. Lesioni che “fortunatamente apparivano meno gravi di quanto la terribile dinamica avrebbe potuto comportare”, ricorda il direttore del Pronto soccorso, Giuseppe Pezzuto. La bambina è stata infatti salvata dallo zainetto che aveva sulla schiena e su cui è atterrata, attutendo così la caduta. E’ stata la stessa bambina a raccontarlo, rispondendo alle domande dei medici del 118, essendo infatti vigile, pur con un forte dolore alla parte sinistra del corpo.

“Insieme al mio team abbiamo iniziato le manovre per stabilizzare le condizioni della giovane paziente- spiega Marcello Baraldi, medico del 118 in turno quel giorno- immobilizzandola e sostenendo il circolo con infusione di liquidi”. La piccola è stata sottoposta già sul luogo della caduta a una ecografia, che “ci ha confermato il trauma toraco-addominale”. Una volta arrivati al Pronto soccorso del Policlinico, poi, la bambina è stata presa in carico dall’equipe d’emergenza pediatrica “che ha magistralmente continuato il nostro lavoro- continua Baraldi- ancora una volta il grande lavoro di squadra ci ha permesso di raccontare una bellissima storia a lieto fine”. 

Sulla base dei protocolli aziendali sul trauma, ricorda la pediatra Anna Rita Di Biase, “sono stati allertati tutti i professionisti interessati e questo lavoro di squadra ha permesso l’ottimo risultato ottenuto per la nostra bambina”. Dopo il Pronto soccorso, la piccola è passata in terapia intensiva per proseguire le cure del caso. Non è stato necessario l’intervento chirurgico, visto che le fratture erano composte. Ed è bastato immobilizzare la bambina. “Dal punto di vista nostro- spiega Pier Luca Ceccarelli, direttore della Chirurgia pediatrica- si trattava di un trauma chiuso toraco-addominale, con evidenza di modesta condizione patologica in entrambi i distretti. Con i colleghi rianimatori, nel pieno rispetto delle più aggiornate e specifiche linee guida pediatriche, abbiamo avuto un comportamento conservativo con attento monitoraggio clinico e strumentale. La lesione pneumo-mediastinica e quella splenica sono rientrate spontaneamente”. In reparto, è stato necessario anche il supporto ai genitori, che sono sempre stati accanto alla piccola. “La gestione dei bambini critici in terapia intensiva è una tra le attività più sfidanti, che richiede personale formato dal punto di vista scientifico e umano”, afferma Massimo Girardis, direttore dell’anestesia e terapia intensiva del Policlinico di Modena. Nel 2022 il Pronto soccorso dell’ospedale, hub per le emergenze-urgenze pediatriche e materno-infantili, ha preso in carico 630 pazienti di età inferiore ai 14 anni, di cui oltre la metà (366) per traumi. Per 85 è stato necessario il ricovero o il prolungamento dell’osservazione in area pediatrica e 62 di questi sono stati ricoverati per cause legate a traumi o quadri policontusivi.
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