Beatrice Venezi contestata all’Opera di Nizza

Al concerto di Capodanno

Roma, 3 gen. (askanews) – “La cultura non ha colore politico, così come non lo hanno il talento, l’impegno e la serietà. Per questo motivo, esprimo vicinanza e solidarietà al direttore Beatrice Venezi stigmatizzando nella maniera più assoluta l’azione di chi ha attivato una vera e propria campagna d’odio tentando invano di politicizzare un evento di grande pregio come il concerto di Capodanno dell’Opera di Nizza, da lei sapientemente diretto”. Lo chiarisce in una nota il deputato di Fratelli D’Italia, Alessandro Amorese, capogruppo in commissione Cultura a Montecitorio, a proposito della contestazione subita da Venezi in occasione del Concerto di Capodanno all’Opera di Nizza, quando alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione con su scritto in italiano “Niente fascisti all’opera, niente opera ai fascisti”. “Purtroppo – sottolinea Amorese – devo constatare che esiste ancora chi ha una visione limitata della storia e soprattutto del concetto di libertà di espressione artistica, culturale e valoriale di cui Venezi è un esempio indiscusso. La cancel culture, contro la quale non smetteremo mai di schierare i nostri talenti migliori, non vincerà e riceverà una bruciante sconfitta da valori da noi sempre strenuamente difesi come la libertà”. Sulla vicenda si era già espresso il Presidente della commissione Cultura della Camera, responsabile Cultura e Innovazione di FDI, Federico Mollicone, sottolineando come i contestatori abbiano ricevuto fischi dal pubblico in sala e come l’eccellenza e la bravura del direttoreáVeneziásiano fuori discussione.