Bancomat raggiunge un accordo con le banche azioniste, FSI entra nel capitale

Investimento di 100 milioni di euro per realizzare un progetto europeo

Intesa Sanpaolo, Iccrea Banca, Banco Bpm, Bper e FSI hanno firmato un accordo vincolante per la partecipazione di FSI al capitale di Bancomat. L’accordo prevede che FSI investa fino a 100 milioni di euro in Bancomat attraverso un aumento di capitale riservato, in cambio del quale deterrà le azioni degli azionisti di minoranza idonei.

Al completamento dell’investimento – informa un comunicato – FSI diventerà azionista di maggioranza relativa accanto alle banche attuali azioniste. Oltre alle banche investitrici, la partnership “consente anche la partecipazione dei clienti attuali e futuri di Bancomat, che a loro volta potranno partecipare alla governance e alla creazione di valore di Bancomat”.

L’investimento di FSI “servirà a sviluppare e far crescere Bancomat come infrastruttura centrale per il mercato dei pagamenti digitali e come società di mercato dinamica e innovativa”.

L’accordo prevede l’adozione di un “modello aziendale snello, orientato al servizio e al cliente”. Con circa 32 mln di carte emesse e 2,8 mld di transazioni processate ogni anno, Bancomat è “il principale circuito di pagamento e prelievo in Italia e il terzo del Paese per numero di carte gestite in Europa”.

Il progetto industriale condiviso dalle due aziende ha l’obiettivo di aiutare Bancomat a rafforzare il suo ruolo di principale infrastruttura di pagamento in Italia e di partner strategico per la realizzazione e lo sviluppo del centro applicativo del circuito, grazie anche al contributo di Nexi Spa come partner strategico e alle sue competenze integrate a livello europeo.

In dettaglio, l'”innovazione” sotto forma di miglioramento dell’offerta di prodotti e servizi, comprese le offerte online e di portafoglio; la “nuova architettura tecnologica” in grado di migliorare l’efficienza e velocità di esecuzione di nuovi progetti; lo sviluppo di servizi a valore aggiunto per i clienti banche e gli utenti finali, compresi i segmenti adiacenti e sinergici; “M&A”, attraverso l’acquisizione di società con competenze specifiche.

Attraverso l’alleanza, Bancomat collaborerà con i principali circuiti europei per “accelerare lo sviluppo dei pagamenti digitali, offrire servizi di pagamento ai clienti bancari e agli esercenti a costo competitivo, continuare a investire nei servizi e nella sicurezza dei dati e partecipare all’integrazione europea”.

Gli obiettivi organizzativi che si intendono perseguire sono i seguenti: Il progetto di crescita di Bancomat “si avvarrà del supporto della banca sottoscrittrice e del team di FSI, che negli ultimi anni ha investito circa un miliardo di euro nel settore fintech in Italia e vanta una significativa esperienza nel settore fintech”.

L’operazione sarà effettuata nel rispetto delle autorizzazioni delle Autorità competenti e dei prerequisiti tipici di questo tipo di operazioni. Bancomat e le banche sottoscrittrici sono state assistite da Mediobanca, Studio Legale Gattai, Minoli, Partners, Join Business Management Consulting, PwC Strategy& e Prof Avv. Salvatore Maccarone. FSI è stata assistita da WePartner, Studio Legale Pedersoli, KPMG, Studio Biscozzi Nobili Piazza e CMC Labs.

Giovanni Lombardi Stronati

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