Banca MPS, utile netto primo trimestre sale a 333 milioni di euro

La copertura complessiva dei crediti deteriorati è al 49,5% (+40 punti base rispetto a fine 2023)

I ricavi del primo trimestre 2024 sono stati pari a 333 mln di euro, in aumento del 41,2% rispetto al primo trimestre 2023. Il rapporto mostra che le entrate totali sono state di 1,013 miliardi di euro, con un incremento del 15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In particolare, il margine d’interesse si è attestato a 587 milioni (+16,4%) e le commissioni a 365 milioni (+10,1%).

Il Cet1 fully loaded si è attestato a fine marzo del 2024 al 18,2% pro forma, includendo l’utile del I trim. 2024 “al netto del payout ratio dividendi del 50%”.

Rispetto al trimestre precedente, nel primo trimestre del 2024 i ricavi sono aumentati di 20 milioni di euro. Ciò è dovuto alle commissioni nette (+8,9%) che hanno più che compensato la variazione del margine di interesse (-2,8%).

Il margine operativo lordo di MPS è stato pari a 551 milioni di euro nel primo trimestre 2024, in crescita del +32,9% (+8,5% sequenziale) rispetto al primo trimestre 2023. Ciò è stato supportato sia dal forte andamento delle vendite che da ulteriori risultati commerciali. Costi operativi ridotti (-0,6 euro). Il costo-income ratio è sceso al 46%.

Secondo il comunicato stampa, il significativo aumento delle commissioni è dovuto ai “buoni risultati delle commissioni derivanti dalla gestione patrimoniale e dalla consulenza finanziaria”, che sono state del +18,3% anno su anno e del +25,7% su base sequenziale.

Al 31 marzo 2024 gli incassi complessivi del Gruppo ammontano a 192,8 miliardi di euro, in aumento di 5,3 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2023 (3,8 miliardi di euro rispetto all’incremento del primo trimestre 2023). Tale incremento si è registrato sia nella raccolta diretta (+2,1 miliardi di euro) che nella raccolta indiretta (+3,2 miliardi di euro).

Gli impieghi alla clientela del Gruppo ammontano a 78,4 miliardi di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+1,6 miliardi di euro) e al 31 marzo 2023 (+700 milioni di euro). I crediti deteriorati sono aumentati dello 0,8% rispetto al trimestre precedente. Il costo del rischio è stato di 54 punti base, in linea con le previsioni per il 2024.

Il totale dei crediti deteriorati per il trimestre ammonta a 3,6 miliardi di euro, con un rapporto NPE lordo del 4,5% e un rapporto NPE netto del 2,3%, entrambi pressoché stabili rispetto a dicembre 2023. Il tasso di copertura totale dei crediti deteriorati è pari al 49,5% (+40 punti base rispetto a fine 2023).

In linea con la strategia di raccolta fondi, il comunicato stampa sottolinea che l’accesso al mercato istituzionale continua ad avere successo con l’emissione di 500 milioni di euro di obbligazioni privilegiate a marzo e di 750 milioni di euro di obbligazioni garantite ad aprile.

Giovanni Lombardi Stronati

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