Auto, immatricolazioni +11,3% a gennnaio nell’Ue (in Italia +19%)

Benzina +12,3%, diesel -1,6%, elettriche +22,9% (in Italia calano)

Roma, 21 feb. (askanews) – Oltre 760 mila nuove immatricolazioni di auto nell’Unione Europea a gennaio, in crescita dell’11,3% su base annua secondo l’Acea, in leggero rallentamento rispetto al più 12,8% di dicembre 2022 ma comunque con una dinamica che l’associazione dei costruttori europei definisce “positiva”. “Tuttavia – precisa l’Acea con una nota – questo in ampia misura è dovuto a una base di partenza inusualmente bassa sul 2022, quando si è raggiunto il minimo record dei volumi a gennaio”.

I rialzi più forti si sono registrati in Spagna (+51,4%), Italia (+19%) e Francia (+8,8%), mentre in Germania si è verificato un calo di immatricolazioni del 2,6%.

Guardando alle tipologie di veicoli per propulsione, i motori a benzina restano i più popolari nell’Unione Europea con un 37,9% sul totale, sempre secondo l’Acea, e immatricolazioni crescita del 12,3% su base annua, a 288.000 unità. In calo invece dell’1,6% le immatricolazioni di diesel, a 121 mila unità con una quota del 15,9%. Sulle auto completamente elettriche le immatricolazioni sono cresciute del 22,9% la quota sul totale è stata del 9,5%. La quota è decisamente più consistente e pari al 26% sulle ibride elettriche, in crescita del 22,1% con 198.000 immatricolazioni nell’Ue.

Guardando a tutta l’area europea, che oltre all’Ue include Gran Bretagna, Norvegia, Svizzera e Islanda le immatricolazioni salgono al 911 mila in crescita del 10,7% a gennaio.

Guardando all’Italia, l’Acea riporta un calo sulle immatricolazioni di nuove auto elettriche, -8,7% che contrasta con la dinamica generale di rialzo nell’Ue, così come la quota delle elettriche sul totale che al 2,6% in Italia è molto più contenuta nella media (9,5%). Molto più popolari nella Penisola sono le ibride elettriche, con immatricolazioni in crescita del 24,7% e una quota sul mercato totale pari al 36,7%, perfino superiore alle immatricolazioni di auto a benzina cresciute del 15,5% per una quota totale del 26,6%.

Sul diesel, anche qui a differenza di quanto avviene in media nell’Unione Europea non si registrano dinamiche negative: le immatricolazioni sono aumentate del 21,4%, in misura maggiore quindi del totale, per una quota di mercato del 18,8%. Resta contenuta anche la quota di ibride plugin in Italia, 4,7% con immatricolazioni in crescita dell’11,1% a gennaio.