Assogestioni: il mercato PIR sfiora i 18,4 miliardi di euro

Report dati aggiornamento dell’Osservatorio PIR

Il mercato PIR, attualmente valutato a circa 18,4 miliardi di euro, sottolinea l’interesse dei gestori degli investimenti per l’universo del non quotato, mid-market e private dei mercati ordinari e alternativi. Dati Report aggiornamento a fine 2022 dell’Osservatorio PIR, curato dall’Ufficio Studi di Assogestioni.

Questo studio evidenzia l’impatto degli investimenti PIR ordinari sul flottante degli indici di Borsa, che si attesta al 9% per l’EGM e le small-cap e al 10% per le mid-cap, contro l’1,4% del Ftse Mib. I PIR ordinari hanno nettamente superato i livelli minimi di investimento previsti per le società a minore capitalizzazione.

Per legge, su un portafoglio di almeno 25% investiti in emittenti italiani, il 70% devono essere investiti al di fuori del Ftse Mib. Ftse Mib e Mid-cap sono almeno al 5% e il PIR è ormai ben al di sopra di entrambe queste soglie, attestandosi al 52% e al 17%, più del doppio o triplo del valore richiesto.

Una sezione trasversale dei dati fornisce anche informazioni sulle classi di vendita e sul numero di dipendenti delle società quotate in Borsa, che sono tipicamente prese di mira dai PIR.

Il 48% degli investimenti effettuati in EGM sono relativi ad aziende con i maggiori ricavi, fino a 50 milioni di euro, il 40% ha meno di 250 dipendenti, indicando che le aziende target sono le PMI. Più del 35% delle società EGM su cui investono i PIR ordinari appartiene al settore tecnologico.

La direzione dei PIR alternativi sembra simile, ma questo è ancora un mercato molto piccolo, che oggi comprende 1,4 mld di euro di asset. La composizione dell’attuale portafoglio investito privilegia fortemente le aziende private, che rappresentano l’82% del totale.

Il 9% è diretto all’EGM, il 6% small cap, il 3% mid cap. In particolare, il 24% del non quotato riguarda società con ricavi inferiori a 50 mln e il restante 76% riguarda società con ricavi compresi tra 50 e 250 mln. Il 47% delle società dell’EGM incluse negli investimenti dei PIR alternativi fattura meno di 50 mln.

“Ora che il mercato dei PIR può dirsi maturo, questi strumenti potranno supportare efficacemente le PMI italiane e affermarsi come un’importante fonte di sviluppo di questo segmento, segno distintivo della imprenditoria italiana” ha dichiarato Alessandro Rota, direttore Ufficio Studi, Assogestioni.

Giovanni Lombardi Stronati