A Potenza un Polo bibliotecario per la comunità tra gaming e un prezioso Erbario

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POTENZA – Uno “spazio di comunità”, in cui offrire nuovi luoghi e prospettive, dare protagonismo ai giovani e ai meno giovani, tessere relazioni, reti, connessioni, dare nuovo stimolo allo sviluppo culturale e sociale della città e del territorio. È il Polo culturale integrato di Potenza, nato dall’unione della Biblioteca provinciale e dalla Biblioteca nazionale del capoluogo di regione della Basilicata, istituito il 14 ottobre 2017 grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto tra ministero della Cultura, Regione Basilicata e Provincia di Potenza.

Un immobile nuovo e di ultima generazione sia dal punto di vista dell’efficientamento energetico che dell’isolamento sismico, nel rione Santa Maria, accoglie un vasto patrimonio librario e non solo, grazie a donazioni di particolare pregio, come l’Erbario del medico e chirurgo dell’ospedale San Carlo di Potenza, Orazio Gavioli, o le collezioni di Albert Friscia: 96 oli, 65 sculture in bronzo e due in marmo, 10 opere cinetiche e 580 opere tra grafiche e disegni rappresentano una vera e propria mostra permanente. Ancora, la raccolta di Giuseppe Viggiani, nipote di Giustino Fortunato, donatore di oltre 15mila volumi di contenuto umanistico, oppure il fondo Michele Carlucci, con le 3.250 unità di interesse enologico, compreso un Trattato di enologia. Accanto, un significativo fondo antico proveniente in gran parte dai conventi soppressi dei vicini comuni lucani: un patrimonio di manoscritti, incunaboli, cinquecentine, libri del Seicento e del Settecento, oltre a un importante fondo meridionalistico e storico letterario del 1800.

Il Polo bibliotecario conserva anche un consistente archivio storico, con una raccolta di volumi locali a partire già dal 1600 e riviste e giornali fin dal 1808. La storia, ma anche il futuro. Così il Polo culturale integrato cerca di mantenere in vita le due anime che fino a oggi hanno caratterizzato entrambe le biblioteche: la più antica, la Biblioteca provinciale, nata nel 1893, e quella più moderna, la Biblioteca nazionale, istituita nel 1974 ma entrata in funzione solo nel 1983. In linea con la missione che il Polo si è prefissato, non poteva mancare una sala fumetti e gaming, immaginata come un luogo di incontro tra generazioni.

“Il polo culturale integrato si propone di offrire, oltre ai servizi bibliotecari, anche spazi di comunità- spiega all’agenzia Dire la direttrice, Anna Maria Pilogallo- con l’obiettivo di ampliare attività di sviluppo di intere comunità dal punto di vista culturale ma anche sociale, offrendo luoghi di aggregazione come la sala Euterpe, che ospita una vasta raccolta di fumetti, gaming, filmati e che rappresenta, quindi, sia una modalità educativa per utenti di tutte le età, sia un metodo di aggregazione”. A breve verrà anche allestita una sofisticata aula robotica e multimediale, mentre attualmente è già attiva l’app Polo, un applicativo ludico culturale che consente di promuovere e di fruire del Polo bibliotecario sia a distanza che in presenza, mediante l’uso dello smartphone e delle tecnologie di realtà aumentata. Realizzato con l’agenzia di stampa Dire, il progetto ‘Biblioteche d’Italia’ è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/bibliotecheditalia. Il documentario sul Polo culturale di Potenza è disponibile sul nuovo profilo Instagram @bibliotecheditalia: http://instagram.com/p/CYGlWjXApLJ/. Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca da scoprire è giovedì 6 gennaio 2022.

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