8 marzo, Xtb: Le investitrici italiane preferiscono le transazioni in mobilità

E i titoli che offrono esposizione ai mercati globali, ma il gender gap ancora pesa

Roma, 8 mar. (askanews) – Sebbene gli investimenti siano stati tradizionalmente un settore prevalentemente maschile, negli ultimi anni sempre più donne hanno iniziato ad avere un ruolo attivo nel mondo degli investimenti. Le nuove tecnologie, una migliore accessibilità e divulgazione che vanno di pari passo con opportunità di formazione a prezzi accessibili, informa una nota, stanno portando sempre più donne ad investire, alla ricerca di modi per valorizzare il proprio capitale anche in condizioni economiche e geopolitiche incerte.

“A livello globale, stiamo assistendo ad una diffusa democratizzazione degli investimenti, i quali non sono più un privilegio di chi dispone di capitali ingenti. Grazie alla diffusione di conoscenze e alla formazione più accessibile, il pubblico generale è sempre più coinvolto nel mondo degli investimenti, i quali non sono più un dominio prevalentemente maschile. Le “donne-investitrici” sono già parte integrante dell’ambiente degli investimenti. L’obiettivo è supportare e valorizzare le donne nella loro scoperta dei mercati finanziari e nell’ottenere percorsi di successo, offrendo risorse, formazione e opportunità per garantire una partecipazione equa e inclusiva in questo settore in evoluzione.”, afferma Gaia Zerbola – Partnership Marketing Manager di XTB Italia.

Tra tutti i mercati europei, la Romania è la leader indiscussa per la quota di investitrici donne. Nel 2023, questa quota è aumentata al 20%. Secondo i dati aziendali, 8 su 10 clienti donne rumene sono in congedo di maternità o hanno figli, e probabilmente stanno cercando un modo per far crescere i loro risparmi. Oltre alla Romania, anche la regione MENA (18%), la Polonia (13%) e il Portogallo (13%) godono di una significativa presenza di investitrici donne. Al contrario, Repubblica Ceca, Slovacchia, Francia, Germania e Spagna si collocano tra i paesi con la percentuale più bassa di investitrici femminili. Questo è anche il caso dell’Italia, dove la quota di investitrici donne è leggermente diminuita (-1%) nel 2023.

Particolarmente interessante è la percentuale crescente di donne tra i nuovi clienti, che hanno appena iniziato il loro percorso di investimento lo scorso anno. Questa tendenza è il risultato dell’aggiunta di nuove opportunità di investimento passivo a lungo termine che potrebbero risultare più attraenti per le donne investitori avverse al rischio. Tra i mercati europei, nel 2023 la Romania ha occupato la posizione di leader ma il calo rispetto al 2022 è significativo e ammonta al -6%. Altri mercati sono in crescita, con gli aumenti maggiori rilevati in Germania (+6%), Polonia (+5%) e Spagna (+5%). Guardando oltre l’Europa, la regione MENA vanta la quota più alta di donne investitori tra i nuovi arrivati: 24%. Dopo il record del 2022, quando l’Italia segnalava l’11% di donne tra i nuovi investitori, nel 2023 questa percentuale è scesa al 7%.

Per quanto riguarda l’età, in Italia l’età media dell’investitore femminile è di 39 anni rispetto ai 33 degli uomini. In altri mercati, le donne iniziano a investire anche prima, con un’età media di 34 anni in Polonia.

Le sfide affrontate dalle donne nel mercato finanziario includono la mancanza di fiducia nelle proprie capacità di investimento, l’educazione finanziaria ancora in via di sviluppo e un reddito disponibile inferiore. Questo divario retributivo di genere è visibile guardando altri dati di XTB: il valore medio dei depositi pagati dagli uomini italiani è 2 volte superiore rispetto a quello delle donne. Se si considera il valore della transazione, in media gli uomini tendono ad investire 1,3 in più rispetto alle donne.

Nel corso degli anni si sono sentiti molti stereotipi sull’attività delle donne nei mercati finanziari. Di sicuro, le donne sono ben consapevoli dei vantaggi degli investimenti sostenibili: in tutti i paesi in cui i piani di accumulo basati su ETF sono disponibili, in media l’11% di essi è detenuto da donne.

Guardando ad altre classi di asset, le donne-investitrici in Italia hanno preferito titoli che offrono esposizione ai mercati globali, come Shell, AXA e Amazon. Le donne-investitrici che hanno deciso di includere i CFD nel proprio portafoglio hanno preferito la coppia di valute EUR/USD rispetto agli indici: DE40 tedesco e US100.

Osservando il modo in cui le donne eseguono le loro transazioni, gli investitori italiani hanno adottato un approccio più moderno, poiché la percentuale di transazioni desktop è relativamente bassa: 33%. Le donne-investitrici italiane preferiscono eseguire le proprie transazioni in movimento tramite l’app mobile XTB. Si prevede che nei prossimi anni questa tendenza sarà ancora più evidente insieme ai miglioramenti previsti per l’app mobile di XTB.

“Il trend italiano sottolinea l’importanza di un intervento mirato per promuovere una maggiore inclusione finanziaria delle donne italiane. XTB si impegna attivamente in questo cambiamento, offrendo formazione, risorse e una piattaforma accessibile per consentire un ingresso semplice e immediato nei mercati finanziari. Crediamo che l’educazione finanziaria sia fondamentale per dare maggiore fiducia alle donne nelle proprie capacità finanziarie, incoraggiandole ad esplorare le opportunità offerte dai mercati e a gestire attivamente i propri investimenti. Attraverso la nostra piattaforma e il nostro impegno attivo nella formazione, miriamo a invertire questo trend e a creare un ambiente più inclusivo e diversificato nei mercati finanziari italiani”, conclude Zerbola.