domenica, Ottobre 6, 2024

Corteo pro Palestina, ci sono 18 agenti feriti. Piantedosi plaude alla Polizia, i sindacati: “Teppisti infiltrati”

PoliticaCorteo pro Palestina, ci sono 18 agenti feriti. Piantedosi plaude alla Polizia, i sindacati: “Teppisti infiltrati”

ROMA – “Mentre è ancora in corso la manifestazione non autorizzata dei Pro Pal a Roma, il bilancio è già di 18 agenti feriti e decine di mezzi della Polizia pesantemente o irrimediabilmente danneggiati“. Lo fa sapere Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.
“I colleghi che sono stati trasportati in ospedale- prosegue- sono stati bersaglio di oggetti contundenti di vario tipo; sotto le auto e i blindati della Polizia, inoltre, sono state tirate molotov allo scopo di dar fuoco ai veicoli e gli incendi sono stati spenti con gli estintori di bordo o con mezzi di fortuna”.
Aggiunge Pianese: “Come immaginavamo molti dei partecipanti alla manifestazione sono scesi in piazza con il chiaro intento di inscenare una guerriglia urbana contro le Forze dell’Ordine, violare le ordinanze e creare disordini. Vicinanza ai colleghi feriti e grande apprezzamento per aver gestito con equilibrio e fermezza una manifestazione non autorizzata”.

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PIANTEDOSI: “GRANDE EQUILIBRIO FORZE DELL’ORDINE”

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato al capo della Polizia, Vittorio Pisani, chiedendo informazioni sulle condizioni di salute dei rappresentanti delle forze dell’ordine rimasti feriti a causa delle aggressioni subite oggi a piazzale Ostiense.
Nell’occasione, il titolare del Viminale ha espresso a Pisani il proprio apprezzamento per “l’operato delle forze di polizia che, come sempre, hanno dimostrato grande professionalità ed equilibrio garantendo l’ordine pubblico in una giornata complessa, in cui non sono mancate gravi intemperanze da parte di chi è sceso in piazza anche utilizzando armi improprie e bombe-carta per aggredire gli agenti e causare danneggiamenti”.

SIAP: “VIOLENZA “PREMEDITATA”

“I manifestanti pro Palestina, nonostante il legittimo e necessario divieto della Questura di Roma, hanno alimentato premeditazione e violenza scontri tra un massiccio numero di partecipanti e le Forze dell’Ordine. Gli scontri avvenuti nell’ambito di una manifestazione vietata per più che fondate motivazioni relative al disturbo dell’ordine pubblico e sociale. Ció premesso, più gruppi di teppisti si sono infiltrati, in una manifestazione non autorizzata alimentando una inaudita violenza contro le forze di polizia, nel tentativo tra l’altro di fomentare la folla per renderla incontrollabile. Le autorità di pubblica sicurezza preposte e i poliziotti hanno fronteggiato situazioni di altissima tensione in cui la premeditata violenza ha certamente una regia che ha mirato scientemente a destabilizzare l’ordine pubblico, nel tentativo di innescare il conflitto sociale su temi drammatici e delicatissimi, un modo di fare che non ho remore ha definire ‘sovversivo’. Il Siap esprime solidarietà ai colleghi e le colleghe che, anche oggi, hanno agito con grande responsabilità e rigore per garantire forme degenerative di ulteriore e barbara violenza a discapito della sicurezza di tutti i cittadini. La sicurezza pubblica è un valore di rilievo costituzionale che tutte le forze politiche democratiche dovrebbero tutelare e valorizzare con coerenza e non per interessi manipolativi di parte”. Così in una nota Giuseppe Tiani, Segretario Generale del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia).

ANFP: “TEPPISTI INFILTRATI PER AGGREDIRE AGENTI, SOLIDARIETÀ A FFO”

Nel corso della manifestazione pro Palestina, nonostante il divieto della Questura di Roma a tenerla, si sono verificati gravi scontri tra un gran numero di partecipanti e le forze dell’ordine. Tali scontri sono avvenuti nell’ambito di un evento vietato per motivi di ordine pubblico, nel quale gruppi di violenti e teppisti si sono facilmente infiltrati, adottando le consuete tecniche di mimetizzazione. Questi individui si sono nascosti tra i manifestanti per poi scatenare atti di violenza, provocando scontri e cercando di trascinare con sé parte della folla. Il loro obiettivo: provocare ed aggredire le forze dell’ordine”. Così in una nota Enzo Letizia, segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.

“Ancora una volta la Polizia ha dovuto fronteggiare situazioni di alta tensione in cui la violenza è stata premeditata e orchestrata da coloro che mirano a destabilizzare l’ordine pubblico. In questo contesto non possiamo ignorare il ruolo di quei professionisti del disordine che, in modo subdolo, alimentano un antagonismo estremo sul web e strumentalizzano queste manifestazioni per diffondere la loro propaganda. Sono i ‘colletti bianchi’ della violenza- prosegue Letizia-. L’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia esprime piena solidarietà ai colleghi delle forze di polizia, che anche oggi hanno agito con responsabilità e fermezza per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, compresi i manifestanti pacifici, in un contesto estremamente difficile. È indispensabile che, di fronte a simili scenari, tutte le forze politiche si impegnino a condannare con fermezza ogni forma di violenza e strumentalizzazione, senza ambiguità o giustificazioni. La sicurezza pubblica è un valore che va difeso con responsabilità e coerenza.

SIULP: “ANTAGONISMO È DIVENTATO FANATISMO IDEOLOGICO VIOLENTO”

Nonostante il diniego dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, oggi a Roma pacifisti e manifestanti violenti si sono fusi in un corteo pro Palestina che alla fine ha generato aggressioni violente contro le Forze dell’Ordine: “Voglio augurare innanzitutto una pronta guarigione a tutti i poliziotti che oggi, ancora una volta, hanno pagato sulla propria pelle, le azioni violente dei protagonisti del disordine. Pronta guarigione a tutti i poliziotti e plauso per come hanno saputo ancora una volta gestire con calma, equilibrio e professionalità una situazione che poteva scaturire in disordini ben peggiori”. Così in una nota, Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, il sindacato maggioritario del comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, commenta gli scontri della Capitale: “Mi chiedo come sia possibile, in un paese civile, di fronte al diniego dell’Autorità Nazionale di Pubblica Sicurezza, ritrovarsi a dover fronteggiare scene di violenza bieca e gratuita. Ma come avevamo ampiamente preventivato, come Siulp, ad oggi, al pari del rischio attentati, ci preoccupa il fanatismo ideologico dei professionisti del disordine del nostro Paese che stanno cercando di infuocare le piazze con ogni mezzo. E purtroppo le migliaia di persone che sono scese in piazza con loro, nonostante il divieto, sono divenuti loro malgrado, strumento per le scorribande di questi violenti che come unico scopo hanno quello della devastazione e dell’attacco all’ordine costituito attraverso azioni vili e gratuite contro chi in quel momento oltre a servire lo Stato, lo rappresenta: parlo ovviamente della Polizia di Stato. Ringrazio ancora l’equilibrio di tutti i poliziotti scesi in piazza oggi, oltre alla preparazione attenta e scrupolosa della Questura di Roma, grazie alle quali si è evitato che tali delinquenti compissero ulteriori e ben più gravi danni anche alla città, come spesso accaduto in passato in atre località”.

USIF: “SOLIDARIETÀ A COLLEGHI, FERMA CONDANNA EPISODI VIOLENZA”

“L’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) esprime piena solidarietà ai colleghi delle forze di polizia e della Guardia di Finanza che oggi, a Roma, sono stati oggetto di violenti attacchi durante la manifestazione pro-Palestina”. Lo comunica in una nota la Segreteria Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF).
“Nonostante la manifestazione fosse stata vietata- proseguono- migliaia di persone si sono radunate in piazzale Ostiense e, in un clima di tensione, un gruppo di facinorosi ha aggredito gli agenti con bottiglie, bombe carta e altri oggetti contundenti. Le forze dell’ordine, schierate per garantire la sicurezza pubblica, sono state nuovamente bersaglio di atti di violenza inaccettabili”.
USIF condanna “fermamente questi episodi. A prescindere dalle motivazioni o dalle rivendicazioni di ogni parte. Non si può tollerare che uomini e donne dello Stato, inviati per mantenere l’ordine, vengano attaccati e trattati come se fossero i responsabili delle tensioni. Gli operatori delle forze di polizia svolgono un compito fondamentale per la sicurezza della collettività e devono essere rispettati, non aggrediti o insultati”.
Il sindacato quindi ribadisce il “nostro supporto e la nostra vicinanza a tutti i colleghi coinvolti, auspicando che episodi del genere non si ripetano e che venga garantito il diritto a manifestare pacificamente, senza che ciò sfoci in atti di violenza contro chi lavora per la tutela dell’ordine pubblico”, concludono.

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