venerdì, Settembre 20, 2024

Libano, l’esercito fa brillare i dispositivi ‘sospetti’

MondoLibano, l’esercito fa brillare i dispositivi ‘sospetti’

ROMA – Dopo due giornate segnate da attentati esplosivi multipli, le autorità di Beirut hanno deciso di mobilitare l’esercito nazionale affinché, tramite i propri artificieri, raccolga e faccia detonare i sicurezza cercapersone, walkie-talkie altri congegni ritenuti “sospetti”.

Secondo la stampa di Beirut, le persone sono state invitate a “tenersi a distanza” dai luoghi in cui i dispositivi verranno fatti brillare e a segnalare l’eventuale presenza di altri oggetti sospetti. L’operazione sta avendo luogo in varie regioni del Paese.

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Il Libano quindi corre ai ripari. Oltre alle azioni degli artificeri, il commissario di governo presso il tribunale militare, il giudice Fadi Akiki, ha dato direttive a esercito e intelligence affinché raccolgano tutte le informazioni tecniche e di sicurezza riguardanti i recenti attentati. Alla polizia Akiki ha invece chiesto di avviare indagini sui casi di decesso e ferimento avvenuti a danno della popolazione.

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Intanto, come riporta il ministero della Salute, è salito a 25 il bilancio dei morti della sola giornata di ieri, mentre i feriti ammontano a 450. Tra le vittime per il momento risultano cinque combattenti di Hezbollah, di età compresa tra i 34 e i 54 anni. Erano loro probabilmente i veri obiettivi dell’ondata di attacchi che dall’altro ieri sta prendendo di mira i dispositivi per le comunicazioni del gruppo politico-militare, ma anche pannelli solari e altri apparecchi in varie aree del Paese. Il movimento accusa Israele, secondo una tesi sostenuta anche da dichiarazioni raccolte dal quotidiano New York Times tra ex funzionari di Israele e Stati Uniti. Mentre alle 16 ora italiana è atteso il discorso del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, l’organizzazione rivendica il lancio di quattro droni kamikaze contro postazioni d’artiglieria israeliana e postazioni militari. I missili hanno raggiunto Beit Hillel, Ya’ara, Ramiyé e Zar’it.

Precedentemente, l’esercito israeliano ha colpito un’abitazione a Kassayer e un’altra a Tayb, insieme a una fattoria a Khiam. Non è chiaro se ci siano stati feriti. Stamani inoltre l’esercito israeliano ha fatto sapere che nella notte aveva compiuto raid contro sei località del sud del Libano: Chihine, Tayibe, Blida, Meis el-Jabal, Aitaroun e Kfar Kila, e poi un deposito a Khiam che, sostengono i militari, avrebbe contenuto armi.

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